
Un frame del video ripreso durante il corteo dei collettivi del 25 aprile, che immortala gli imbrattatori in azione in via Petroni
Una denuncia, presentata ai carabinieri della stazione Indipendenza, per chiedere di individuare gli autori delle scritte realizzate il 25 aprile in via Petroni. L’ha presentata Giuseppe Sisti, in qualità di presidente dell’associazione ‘Via Petroni e dintorni’. In particolare, come si legge nella denuncia, alla quale sono allegati anche diverse fotografie e un video, gli imbrattatori si sarebbero staccati dalla testa del corteo che arrivava da piazza Verdi, "improvvisamente e a più riprese". Gli autori delle scritte erano "quasi tutti vestiti di nero e mascherati" con cappellini e bandane. Indossavano tutti felpe con scritto ‘Vogliamo tutto’ e "hanno incominciato a imbrattare muri, serrande e portoni circostanti. A quanto ci è dato sapere sono stati imbrattati anche numerosi edifici pubblici e altri di interesse storico-artistico e architettonico – prosegue la denuncia –. L’imbrattamento è stato eseguito anche con l’ausilio di ‘stampi’ grafici precedentemente predisposti, allo scopo di facilitare e velocizzare la scrittura".
Gli anonimi writers, come prosegue il presidente dell’associazione, non hanno rispettato nemmeno "le immagini votive presenti al civico 13 di via Petroni, recentemente restaurate a cura della nostra associazione, contribuendo ad aggravare il noto e dannoso stato di degrado nel quale numerosi cittadini residenti sono costretti a vivere". La richiesta rivolta ai carabinieri è dunque di indagare non solo per imbrattamento, ma anche valutare di procedere, nei confronti degli attivisti qualora individuati anche per travisamento. L’esposto probabilmente confluirà nell’indagine già avviata dalla Digos che sta lavorando per dare un volto e un nome agli autori delle scritte che, nella Festa della Liberazione, hanno tappezzato tutta la città: non solo via Petroni, ma anche via Mascarella, Strada Maggiore, piazza Aldrovandi.