Bologna, accusato di violenza e sevizie, assolto il 'guru del corallo'

Arrestato nel 2012, il tribunale l'ha ritenuto incapace di intendere e di volere. Il 38enne avrebbe utilizzato una sostanza tossica ricavata dai funghi del corallo per drogare le ragazze

Giacomo Oldrati in una foto d'archivio

Giacomo Oldrati in una foto d'archivio

Bologna, 23 gennaio 2018 - E' stato assolto dal Tribunale di Bologna perché all'epoca dei fatti era incapace di intendere e di volere il 38enne 'guru del corallo' Giacomo Oldrati, che era accusato di aver sottoposto a sevizie e abusi due ragazze e averne picchiate altre due, tutte amiche, di cui solo due si sono costituite parte civile.

Oldrati, di origine milanese, venne arrestato nel novembre del 2012 a Bologna, dove risiedeva da tempo, ed era seguito dai servizi sociali.

Il collegio giudicante, presieduto dal giudice Roberto Mazza, ha comunque stabilito per il 38enne 'santone fai da te' - appassionato di filosofie orientali, acquari tropicali e spade giapponesi - , un anno di libertà vigilata (Oldrati era già sottoposto a questa misura di sicurezza), "previo riesame del profilo della pericolosità sociale", intimando di attenersi a tutte "le prescrizioni di natura terapeutica contenute nel programma di riabilitazione".

Nella sua pagina Facebook apparivano all'epoca foto di tatuaggi sul corpo, spade, pesci tropicali ma, soprattutto, emergeva il deliro mistico nei messaggi postati. Alle ragazze aveva detto una sera in cui si era scatenata la sua furia: "Sono un dio alla ricerca di angeli. Siete mie schiave, dovete pentirvi". Qualche giorno dopo, si era esibito in un annuncio di questo tipo: "Ucciderò una di voi con un coltello e poi, al termine dell'agonia, la farò resuscitare".

La Procura aveva chiesto l'assoluzione perché incapace di intendere e di volere (come stabilito anche da tre perizie d'ufficio), anche se con un aggravamento della misura che non è stato accolto.

Le indagini avevano ricostruito che in episodi differenti l'uomo si era accanito sull'ex fidanzata, su due coinquiline di lei e anche su una loro amica. Inoltre secondo gli investigatori il 38enne avrebbe utilizzato una sostanza tossica ricavata dai funghi del corallo per drogarle.

Le accuse nei suoi confronti erano di sequestro di persona, tentato omicidio, violenza privata, lesioni personali e violenza sessuale.

"È stata una sentenza corretta - dice l'avvocato Franco Oliva, che insieme alla collega Maria Elena Monaco assiste Oldrati -, i giudici inoltre lo hanno assolto nel merito per due capi di imputazione: il sequestro di persona nei confronti delle tre coinquiline e un caso di violenza privata".

L'avvocato Maria Milli Virgilio, legale di una delle due ragazze che si erano costituite parte civile, è di parere opposto: "Noi abbiamo sostenuto che Oldrati era in grado di intendere e di volere. La mia assistita ha visto riconosciute tutte le violenze che ha subito e in aula la tossicologa ha confermato l'utilizzo della sostanza ricavata dal corallo". 

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