Stupro a Bologna, il prefetto: "In arrivo le pattuglie per vigilare nel parco"

L’annuncio di Visconti dopo il comitato sulla sicurezza: "Più occhi elettronici. E sistemeremo quelli che non funzionano"

Bologna, 21 settembre 2022 - I Giardini Margherita restano aperti. Ma con le telecamere ora fuori uso risistemate, altre nuove in arrivo ("parecchie", pare) e un presidio fisso di forze dell’ordine, magari fornito dai carabinieri della Forestale. Lo annuncia il prefetto Attilio Visconti al termine del tavolo sulla sicurezza cui hanno partecipato, ieri mattina, anche Comune, polizia, carabinieri e guardia di finanza e in cui si è discusso di sicurezza in città e soprattutto nei parchi e relativa videosorveglianza, alla luce dello stupro di mercoledì scorso ai Giardini Margherita ai danni di una ragazzina di 17 da parte di uno sconosciuto. Il quale non è stato ancora rintracciato dai carabinieri anche perché le telecamere del parco erano tutte guaste e non hanno potuto perciò immortalarlo. In attesa dell’audizione della minorenne in forma protetta, intanto, i carabinieri stanno continuando la ricerca per identificare l’autore dell’aggressione, descritto come adolescente di probabili origini magrebine.

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"I Giardini Margherita sono la Villa Borghese di Roma – riflette il prefetto –, non si possono chiudere di notte. Anche perché non si riuscirebbe comunque a garantirne l’impermeabilità assoluta, con il rischio ulteriore di non potere fare i controlli di polizia proprio perché le porte sono chiuse. Occorre quindi implementare la videosorveglianza e i controlli, magari impiegando i carabinieri della Forestale". Delle 451 telecamere attualmente installate in vari punti della città, fa sapere ancora il prefetto, "il 28% ha problemi: il 10% di messa a fuoco, al restante 18 manca l’aggiornamento del sistema e quindi non possono registrare". È quest’ultimo il problema di quelle ai Giardini. Duecentocinquantamila euro saranno spesi entro la fine dell’anno proprio per eseguire queste manutenzioni; un altro milione, già stanziato da Ministero degli Interni e Comune, servirà invece a installarne di nuove e all’avanguardia nelle zone più ’calde’ di centro e periferia, dal punto di vista della criminalità. Oltre che nei parchi: "Ho chiesto due relazioni, a polizia e carabinieri: dovranno indicare parco per parco il grado di pericolo da loro stimato e gli interventi di sicurezza secondo loro necessari – annuncia il prefetto –. Non tutte le situazioni sono uguali. E un discorso a parte sarà fatto per la Montagnola, che più che un parco è un centro a sé, e molto delicato, della città, nonché punto di transito massiccio".

I punti in cui saranno installate le nuove telecamere saranno stabiliti in base alla "georeferenziazione delle forze di polizia sulle zone più a rischio criminalità, perché particolarmente frequentate, o degradate, o isolate – chiarisce ancora Visconti –. Sarà un piano, questo di implementazione della videosorveglianza in città, molto delicato e complesso. Gli apparecchi saranno di ultima generazione, come le telecamere brandeggiabili (cioè dotate di un sistema che permette di orientarle sul piano verticale e orizzontale, per una visione a tutto tondo anche in contemporanea, ndr) nelle piazze".

Saranno quindi le forze dell’ordine a individuare le zone che necessitano più interventi, le aree più sensibili di città e periferia, per metterle in sicurezza. Ma le relazioni sono attese dal prefetto dopo le elezioni: questa domenica le forze di polizia saranno già sufficientemente impegnate a garantire la sicurezza e l’efficienza della macchina elettorale. "Abbiamo una nutrita disponibilità di agenti e militari con funzioni di controllo ai seggi, nessuno dei quali è scoperto; ci apprestiamo ad affrontare il fine settimana nelle migliori condizioni", conclude il prefetto Visconti.

 

 

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