NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Bologna, tentato omicidio. Viaggio nell'hub di via Mattei tra prostituzione e droga

Si vive ai limiti della legalità: ma il trucco è fare tutto lontano dal centro

L'ingresso dell'hub

L'ingresso dell'hub

Bologna 9 settembre 2018 - L’hub è una città nella città. Da quando l’emergenza sbarchi è finita e gli arrivi si sono ridimensionati, nel centro di via Mattei vivono circa 300 persone. Che restano anche per mesi nell’ex Cie, improvvisandosi una vita. E sbarcando la giornata con metodi più o meno legali. La piaga vera è quella della prostituzione. Che non avviene all’interno del perimetro dell’hub, né nelle strade limitrofe delle Roveri.

Le donne, infatti, a gruppi di tre o quattro, vengono portate altrove a svolgere il mestiere più antico del mondo. Il punto di ritrovo per essere accompagnate al ‘lavoro’ è l’angolo tra via Mattei e via Bassa dei Sassi. Da qui, a gruppi di tre o quattro, vengono caricate in auto e portate sulle strade del sesso bolognesi, dalla Pioppa a via Rigosa. Tornano alle 7 del mattino, quando aprono i cancelli dell’ex Cie, le scarpe con i tacchi in mano, le ciabatte ai piedi. Il racket della prostituzione non entra nell’hub: lo avvolge. 

LEGGI ANCHE Cerca di uccidere il compagmo di stanza con le forbici - Tentato omicidio: arrestato (VIDEO)

Così come per la droga. Non si spaccia dentro. Al massimo, a piccole dosi, si consuma. Le palline di hashish vengono lanciate dentro il cortile dell’ex Cie da fuori la recinzione, sul lato che dà su via Stazione Roveri. Ma le attività illegali si fanno altrove, da piazza Verdi alla Montagnola, come dimostrano i frequenti arresti di ragazzi ‘col braccialetto’. Non conviene però finire nei guai. Perché arresti e denunce portano all’esclusione dai percorsi d’accoglienza (ma non alla decadenza della richiesta di asilo). Dentro il perimetro dell’hub restano le piccole risse, le liti per futili motivi. Ma intorno a via Mattei, da quando il Cie è diventato hub, la geografia politica è cambiata. Nel parchetto di fronte alla piazzetta dei Colori, ogni giorno si allestisce un piccolo mercatino. I venditori portano borsoni carichi di scarpe e vestiti, destinati soprattutto agli ospiti del centro d’accoglienza. Come in via Indipendenza, foulard a terra con la merce sopra.

PROTESTA HUB_26090713_155924
PROTESTA HUB_26090713_155924

Ma ciò che in centro è perseguito, alle Roveri è tollerato. Così come l’esercito di biciclette parcheggiate fuori dall’ex Cie. Provenienza ignota, forse dubbia, ma le cooperative che gestiscono l’hub non approfondiscono.  «Dentro casa propria non si fanno guai, così la polizia non ci entra», è la conclusione del deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami. «A volte, però, le situazioni degenerano, come l’altra sera, e rischia di scapparci il morto – continua –. Ora, oltre a chiedermi secondo quale principio un pakistano possa richiedere asilo, mi chiedo pure perché dopo aver commesso un fatto del genere questo diritto permanga. L’unica risposta politica possibile, a fronte di certi fatti, sono i rimpatri».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro