Test Medicina 2022 Bologna, oltre 5mila per 600 posti. "Biologia? La più difficile"

I racconti a caldo dei ragazzi che hanno appena sostenuto la prova. E il rettore Molari difende il numero chiuso

Bologna, 6 settembre 2022 - Il test di Medicina è finito. Dopo cento minuti di esame scritto, alcuni dei 2mila ragazzi presenti sentono già la tensione calare e raccontano della prova con lucidità: "È la seconda volta che lo provo - ha detto Sofia Tassinari, di Rimini-. Ero preparata, ma le domande di biologia e chimica erano molto specifiche. Logica invece l'ho trovata semplice". Dello stesso parere è Sebastiano Magnani: "Biologia era complessa, ma non ho avuto difficoltà. Per fortuna mi sono preparato molto bene. La parte più fastidiosa è stata cultura generale". Così come il suo coetaneo, Matteo Soldati ha spiegato: "Ora sono sereno, ma all'inizio ero stanco e annoiato per l'attesa. Chimica per me è sempre difficile, ma matematica e fisica credo siano andate molto bene". La prova consisteva in 60 quesiti, divisi in più materie: biologia, chimica, fisica e matematica, logica e cultura generale.

Test di Medicina, i ragazzi al lavoro (Schicchi)
Test di Medicina, i ragazzi al lavoro (Schicchi)

 

Alle 13.00 l'inizio del test d'ingresso. Oltre 5.000 per 600 posti, è iniziata la sfida per Medicina e chirurgia e Odontoiatria per gli studenti che hanno indicato l'Alma Mater di Bologna come prima scelta. I ragazzi (circa 2.000 quelli in presenza, perchè c'è la possibilità di svolgere il test nella città più vicina al luogo di residenza) si sono presentati fin dal mattino presto in Fiera a Bologna, per poi entrare a scaglioni a partire dalle 9.30 nel padiglione 19 (video). A salutarli il rettore dell'Ateneo felsineo, Giovanni Molari. "L'obiettivo di continuare a crescere a livello nazionale il numero di studenti che frequentano l'università credo che stia a cuore a tutti- commenta il rettore- e avere tanti studenti qui oggi è una bellissima dimostrazione di questo".

Tra i docenti chiamati per la sorveglianza durante il test di questa mattina c'è anche Marcello Lanari, primario di Pediatria al Policlinico Sant'Orsola di Bologna. Che ha un messaggio per i giovani aspiranti medici. "E' un lavoro duro - avverte - devono sapere che impone sacrifici notevoli e non solo nel percorso di studi, ma successivamente. E' un lavoro molto impegnativo, che non ha più i privilegi, forse anche sbagliati, dei tempi nostri. E' un lavoro che impone tanta fatica, tanta abnegazione e una grande passione per gli altri. Questi sono i valori che restano", conclude Lanari.

Test di Medcina 2022 a Bologna (FotoSchicchi)
Test di Medcina 2022 a Bologna (FotoSchicchi)

Circa 15mila i posti messi a disposizione dalle università statali, e in migliaia sono gli studenti arrivati in città per sostenere la prova in BolognaFiere, provenienti da tutta la regione: "Vengo da Cesena - ha raccontato Elisabetta Casadei -. Mi sono preparata molto, quindi sono abbastanza tranquilla. Mi spaventa solo la presenza di tanti quesiti di fisica, avrei preferito più logica". Così come Elisabetta, anche Francesco Ciccarelli arriva dalla Romagna con la speranza di superare l'esame: "Ho fatto tante simulazioni online, credo di essere pronto. Spero di farcela, sono un po' agitato ma è tutto normale. studiare a Bologna sarebbe una grande occasione". 

C'è anche chi ha già provato il test lo scorso anno, e quest'anno, con maggiore preparazione ci riprova: "Sono più preparata - ha detto Matilde Migani -. Bologna è vicino casa ed è prestigiosa". 

Tantissimi anche i bolognesi che, proprio nella loro città, tentano la fortuna dopo mesi e mesi di attenta preparazione: "Appena maturata, dopo l'esame abbiamo studiato, ma siamo demotivate. Scegliere la modalità TOLC per l'anno prossimo è ingiusto per noi e per gli altri", hanno detto Francesca Bruni e Hajar Zouhir. 
 
La prova sarà costituita da 60 domande, divise tra i vari ambiti scientifici, quali biologia, chimica, fisica e matematica; in più anche qualche domanda basata sulle competenze di lettura. 
E a pochi minuti dall'ingresso e proprio all'arrivo del Rettore dell'Università di Bologna Giovanni Molari, uno striscione di protesta: "Il numero chiuso va cancellato", recita il manifesto provocativo riguardo al test d'ingresso che, dall'anno prossimo, sarà in modalità TOLC, che consente la possibilità di provare il test per un numero massimo di 6 volte. E in merito, il Rettore ha risposto:"Il numero chiuso è indispensabile per garantire un livello di formazione adeguato, ed è legato a spazi, laboratori e opportunità".
 

 

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