REDAZIONE BOLOGNA

Uomini violenti con le donne. Un protocollo per curarli

Polizia, Ausl e l'associazione "Senza Violenza" firmano un protocollo di intesa per contrastare la violenza domestica, lo stalking e le violenze di genere. Obiettivo: recuperare gli autori di reati efferati dal punto di vista culturale e sociale.

Uomini violenti con le donne. Un protocollo per curarli

È stato firmato in Questura il protocollo di intesa tra polizia, Ausl e l’associazione ‘Senza Violenza’ per contrastare la violenza domestica, lo stalking e – in generale – le violenze di genere. "L’accordo pone al centro l’uomo che si rende responsabile di reati efferati – annuncia il questore Isabella Fusiello –, con lo scopo di recuperarlo dal punto di vista culturale e sociale. L’efficacia di questa intesa è dettata anche dalla buona riuscita del provvedimento di ammonimento, grazie al quale cerchiamo di prevenire ulteriori casi di violenza. Nel 2021 gli ammonimenti sono stati in totale 35, mentre quest’anno, il dato si riferisce alla fine di settembre, siamo già a 63. D’altro canto, quasi tutti gli ‘ammoniti’ non hanno poi più mostrato comportamenti violenti".

Fusiello si è espressa sui recenti casi di violenza sulle donne e dei minori migranti non accompagnati di villa Aldini, affermando che "è sempre brutto quando viene colpita una donna – continua il questore –. Confidiamo in una punizione severa della magistratura e stiamo cercando di gestire la situazione dei richiedenti asilo nel miglior modo possibile". "Un fenomeno in crescita che bisogna assolutamente debellare – ricorda Paolo Bordon, direttore generale Ausl –. Un passo avanti per tentare di recuperare queste persone che si sono macchiate di atti di questo tipo". Si aggiunge al coro ‘Senza Violenza’, la quale opera in città dal 2017 e che - in questi sei anni- ha già avuto a che fare con 200 uomini destinati al percorso di recupero di 9 o 12 mesi. "Il principio cardine è l’assunzione di responsabilità", dichiara Giuditta Creazzo, co-fondatrice insieme a Paolo Ballarin dell’associazione. Secondo Ballarin, "la soluzione sta nell’individuare la singola persona e farle fare un cambiamento di tipo culturale".

gio.d.cap.