Urbanistica, il quartiere Tek di Bologna: case, verde e cultura attorno al Centro meteo

Svelato il progetto per la ‘Silicon Valley’ che trasformerà Fiera e Parco Nord. Tre anni per alcuni cantieri chiave, un lungo viale alberato su via Stalingrado

A destra, il villaggio a Bologna Fiere. A sinistra il 'green boulevard' di via Stalingrado e il lido urbano e bosco della musica al Parco Nord

A destra, il villaggio a Bologna Fiere. A sinistra il 'green boulevard' di via Stalingrado e il lido urbano e bosco della musica al Parco Nord

Bologna, 11 marzo 2024 – Sono circa 277 ettari in tutto, tra la Bolognina e San Donato, su cui convergono anche i progetti del tram, del metrobus e la riqualificazione di aree dismesse come le ex officine Casaralta, dove troveranno posto anche gli alloggi per ricercatori attratti in città.

Si tratta di un progetto molto ambizioso, quello del ‘Tek’, che raggruppa una delle architravi del lepore-pensiero: rigenerare il quadrante Stalingrado-Fiera-Parco Nord, per farne un nuovo centro cittadino in continuità con la trasformazione di cui è protagonista, lentamente, la Bolognina.

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Con oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, in parte anche grazie al Pnrr, Bologna è pronta a trasformare un intero distretto per farne la sua ‘Silicon Valley’, capace di dialogare con il mondo. Il patto, Palazzo d’Accursio l’ha stretto con Regione, Alma Mater, Cineca e governo.

La presentazione del quartiere Tek con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore
La presentazione del quartiere Tek con il sindaco di Bologna, Matteo Lepore

Il Tecnopolo, il supercomputer Leonardo e il Centro meteo europeo faranno da baricentro.

Tutto molto bello, ma ci vogliono soldi, appalti, cantieri.

Per i lavori da fare con i soldi del Pnrr bisognerà correre (orizzonte 2026). Vietato rimanere nel libro dei sogni.

"Abbiamo già molte richieste da imprese di tutto il mondo che si vogliono insediare – ha sottolineato il sindaco Matteo Lepore, che ieri ha presentato la ‘primavera urbanistica’ in un altro evento al Modernissimo –. La rivoluzione del Tecnopolo si fa già sentire".

Piccola protesta di tre persone del comitato delle Besta, durante i lavori del convegno, fasciate nelle bandiere ‘No Passante’. "Più verde, meno cantieri. Lepore non ascolta nessuno", gli slogan più che civili.

Parlavamo del resto. Vicino al Parco Nord sorgerà il nuovo progetto di Energy Park creato da Hera, un impianto agrivoltaico con pannelli fotovoltaici sopraelevati rispetto al suolo. I tempi, anche a causa del Pnrr, sono stretti: molte realizzazioni sorgeranno nell’arco di tre anni. "Ma è un progetto per i prossimi 20", ha detto Lepore.

Mentre proprio al Parco Nord il paesaggio verrà rivoluzionato. La superficie raddoppierà – da 25 a 50 ettari –, e tutto il cemento attuale sarà eliminato, spazio al verde.

Sarà realizzato anche un vero e proprio lido, con 14mila metri quadrati di nuove aree balneabili. Si potranno fare nuoto e surf, ci saranno i giochi d’acqua e persino un palco galleggiante.

La vicina arena Joe Strummer sarà invece del tutto riqualificata, con 25mila posti per concerti.

Via Stalingrado, invece, diventerà un lungo boulevard, con alberature e più spazi per pedoni e ciclisti, nuova illuminazione notturna e attraversamenti più sicuri. "Non è un distretto dove vivere è agevole – ha detto Lepore –, per questo vogliamo completare i servizi di prossimità e offrire una maggiore qualità della vita".

Infine, nella rivoluzione ‘Tek’ è previsto il nuovo polo dell’intrattenimento e della cultura, con un ingresso da piazza della Costituzione: contemplati un padiglione polifunzionale, un’arena sportiva, negozi. Il tutto progettato dallo studio Mca di Mario Cucinella.

Oggi al Modernissimo c’era anche Romano Prodi. "Noi non siamo Google o Apple – ha detto il professore –, ma Bologna si presenta come il grande interlocutore complesso, europeo di fronte a questa evoluzione. È una sfida molto importante. la condizione perché questo abbia successo è quella di attrarre nuovi talenti: bisogna essere ospitali, inclusivi".

Infine la ministra Anna Maria Bernini (Università): "Nascerà una nuova città della scienza che attirerà ricercatori, studenti, professori, esperti di tecnologia".

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