I concerti della storia in piazza a Bologna: dai Clash a Guccini. E quei Radiohead mancati

Nel 1980 il grande evento con la band punk inglese, che segnò un’epoca. Dopo il terremoto, nel 2012, Thom Yorke e soci furono spostati al Parco Nord

Il concerto dei Clash a Bologna: era il 1980

Il concerto dei Clash a Bologna: era il 1980

La notizia è epica. Anzi: Epica Etica Etnica Pathos. Perché annuncia l’arrivo dei CCCP il prossimo 21 maggio in piazza Maggiore. E si scomoda un aggettivo come epico, con tanto di citazione del memorabile ultimo album della band reggiana – quello registrato nel 1990 quasi tutto in presa diretta a Villa Prandolini nella campagna reggiana e con le preziose fotografie di Luigi Ghirri – perché il suo arrivo in piazza richiama alla mente un altro mitico concerto, quello dei Clash del giugno 1980. Ma anche quello che non si fece, a causa del terremoto del maggio 2012, dei Radiohead, poi passati al Parco Nord. Forse è proprio il concetto di "grande band" e "piazza Maggiore" stretti in un abbraccio, e con una bella dose di cultura alternativa tanto di casa a Bologna, che rende tutto così unico.

Come unici erano i live di Dino Sarti introdotti dal sindaco Zangheri in piazza Maggiore la sera del 14 agosto 1974 (arrivarono in 30.000) e che andarono avanti fino al 1987. Poi, a ferragosto del 2010 suonarono anche gli Skiantos sul Crescentone. E mitico fu il concerto di Francesco Guccini in piazza il 23 giugno 1984, per festeggiare i suoi 20 anni di musica davanti a 100.000 persone e con tanti ospiti: Claudio Lolli, Lucio Dalla, Andy J. Forest Band, Jimmy Villotti, Deborah Kooperman, Pierangelo Bertoli, i Nomadi, l’Equipe 84, Giorgio Gaber e altri ancora. Evviva la piazza, ancora un simbolo di partecipazione pop-popolare romantico.

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