Napoleone Bonaparte a Bologna: quando e perché visitò la città

Da palazzo Caprara al Comunale, il 9 gennaio 1797 il Generale venne sotto le Due Torri, in seguito al congresso di Reggio Emilia, e non senza polemiche e tumulti

Palazzo Caprara a Bologna: Napoleone e la moglie alloggiarono qui nel 1797

Palazzo Caprara a Bologna: Napoleone e la moglie alloggiarono qui nel 1797

Bologna, 9 gennaio 2024 – Tra le visite di Napoleone Bonaparte a Bologna, quella del 9 gennaio 1797 è quella più complessa e con alcuni disordini e tumulti. Bonaparte e moglie alloggiano a palazzo Caprara, che nel 1806 sarà venduto allo stesso Napoleone e che oggi è sede della Prefettura, la quale conserva ancora l’appartamento dove ha dormito l’Imperatore.

La sera del 9 gennaio, Generale e consorte sono ospiti al teatro Comunale, “illuminato da gente istigata e pagata da Napoleone”, come riportano i documenti di quel periodo. Egli grida contro il Papa e i nobili, oltre a cantare inni repubblicani. Inoltre, in città sono presenti i vari distaccamenti di truppe francesi a cavallo e a piedi, molta artiglieria, truppe Cispadane e lombarde ben armate e provenienti dalla Lombardia e dalla Toscana. Gli ufficiali sono ospitati nei palazzi, i soldati in vari conventi. In città i militari commettono infinite indecenze e tante ostilità nelle campagne, saccheggiando e uccidendo. I feriti vengono ricoverati in un ospedale militare ricavato nella chiesa e nel convento della Carità. Truppe, cannoni e munizioni sfilano nei giorni successivi verso Ferrara, con la diceria che i soldati stiano andando ad affrontare gli austriaci sul Po. La notte del 10 gennaio Napoleone parte per Modena.

La campagna d’Italia

Nel 1796 il giovane Napoleone Bonaparte, comandante in capo dell’armata francese impegnata nella “Campagna d’Italia”, conquista Bologna il 19 giugno ed entra in città da porta San Felice il giorno successivo. Subito dichiara decaduto il governo pontificio e concentra il potere in mano al Senato, che chiede ai giuristi di stendere una carta costituzionale che formalizzasse la nuova struttura di governo. La Costituzione viene votata il 4 dicembre 1796 in San Petronio, ma è rimasta inattuata.

La Repubblica Cispadana

Secondo i piani napoleonici, Bologna sarebbe stata centrale e la capitale della neonata Repubblica Cispadana, formata dal Ducato di Modena e Reggio, oltre a Ferrara e la stessa Bologna. La nuova Repubblica, nata dal congresso di Reggio Emilia (23 dicembre 1796 - 7 gennaio 1797), è la prima entità statale a utilizzare il tricolore orizzontale verde, bianco e rosso, ovvero la futura bandiera dell’Italia.

Le promesse di autonomia e di centralità di Bologna non furono mantenute. Poco dopo, il 27 luglio 1797 (3 anni dopo il “Colpo di Stato del 9 termidoro” che ha portato all’arresto di Maximilien de Robespierre, ghigliottinato il giorno dopo) la Repubblica Cispadana viene accorpata alla Repubblica Cisalpina con capitale Milano. Napoleone ritornerà a Bologna nel 1805, questa volta come Imperatore dei francesi e re d’Italia.  

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