La toponomastica di Bologna e le storiche lapidette di Napoleone: il podcast

Viaggio a ritroso nel tempo per scoprire i segreti delle vie cittadine e qualche curiosità che si può ancora ammirare in giro per la città

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Bologna, 29 novembre 2023 – Tornando indietro nel tempo di due secoli si arriva alla genesi della toponomastica bolognese. Prima i nomi di vie e strade erano dati in maniera del tutto spontanea dai cittadini, e così via del Pratello – per esempio – prese il nome di un grande pero che dominava la zona. Per scoprire i segreti dietro alla toponomastica occorre compiere un viaggio che ci riporta fino agli inizi dell’800, quando con il governo della Repubblica Cisalpina si fece concreta l’esigenza di avere una denominazione ufficiale. Così, nel giugno del 1801, venne disposta la collocazione in tutte le strade della città di iscrizioni: piccole lapidi di macigno, note anche come ‘lapidette di Napoleone’. Ma occorre fare un passo indietro.

"Sei anni prima del loro arrivo, fu già avviata una prima numerazione della città – spiega Marco Poli, ex assessore per 25 anni membro della commissione toponomastica di Palazzo d’Accursio –. L’unica ragione era di carattere fiscale: questa numerazione consentiva al Comune di avere l’elenco degli immobili e decidere su ciascuno le varie tasse da pagare". Nacque allora la prima suddivisione in quartieri di Bologna (erano quattro), realizzata in maniera piuttosto semplicistica anche attraverso l’uso di colori.

Si arriva così alle lapidette di Napoleone, che decise di rivedere la numerazione civica. Con la riforma toponomastica del 1873-78, le lapidette furono eliminate per essere sostituite dalle targhe con le nuove denominazioni, a cui veniva aggiunta un’altra lapide con il vecchio nome (una è visibile in via Santo Stefano, tra il 15 e il 17, e riporta ‘già piazza Santo Stefano’). Per scoprire l’origine dei nomi delle strade che percorriamo tutti i giorni, basta ascoltare la puntata di oggi del nostro podcast Il Resto di Bologna , realizzata insieme a Marco Poli, sul nostro sito o su tutte le principali piattaforme di riproduzione.

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