Hera, debutta il nuovo cda: Cristian Fabbri eletto presidente

Il bilancio 2022 ha ricevuto il via libera, mentre nel consiglio di amministrazione sono sei i nuovi nomi scelti

Cristian Fabbri (a sinistra) è il nuovo presidente di Hera, Tomaso Tomasi di Vignano lascia dopo vent'anni

Cristian Fabbri (a sinistra) è il nuovo presidente di Hera, Tomaso Tomasi di Vignano lascia dopo vent'anni

Bologna, 27 aprile 2023 – Hera riparte sotto il segno di Fabbri. Il nuovo consiglio di amministrazione della multiutility ha eletto presidente l'amministratore delegato di Hera Comm, Cristian Fabbri, indicato, come prevede il patto di sindacato dei soci pubblici, dai Comuni romagnoli.

Via libera da parte dell'assemblea degli azionisti di Hera al bilancio 2022, l'ultima presieduta da Tomaso Tommasi di Vignano.

Nell'incarico di vicepresidente (non esecutivo) è stato riconfermato Gabriele Giacobazzi, presidente dell'Ordine degli Ingegneri, professore a contratto alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Modena e Reggio Emilia. L'ex ad di Trenitalia, Orazio Iacono, arrivato a maggio per sostituire Stefano Venier, è stato confermato nel ruolo di amministratore delegato. Il Consiglio di amministrazione, infine, ha ringraziato Tomaso Tommasi di Vignano, che ha concluso il suo mandato giunto alla scadenza naturale, dopo oltre 20 anni alla guida della multiutility.

L'utile netto è di 372,3 milioni di euro, di cui 322 milioni di pertinenza degli azionisti, con dividendi di oltre 186 milioni. Di questi, 15,6 milioni di euro sono i dividendi per Bologna, in crescita rispetto ai 15 milioni dell'anno scorso (il Comune ha una partecipazione in Hera dell'8,4 per cento). Approvato il cda di 15 componenti con compensi fermi a 40mila euro lordi più spese documentate.

Il cda, ecco i nomi

Sei in tutto le new entry: nella lista di maggioranza, Cristian Fabbri (ad di Hera Comme ora presidente di Hera), Gianni Bessi (consigliere regionale del Pd che ha lasciato il seggio in viale Aldo Moro), Grazia Ghermandi, Milvia Mingozzi e Marina Monassi; Francesco Perrini nella lista di minoranza. Confermati Orazio Iacono (che è anche ad), Gabriele Giacobazzi, Monica Mondardini, Fabio Bacchilega, Lorenzo Minganti (ex sindaco dem di Minerbio), Alessandro Melcarne, Bruno Tani, Paola Gina Maria Schwizer e Alice Vatta.

Poco prima di votare i membri del cda, gli azionisti avevano votato anche la remunerazione dei manager: nel 2022 il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano ha percepito 380.000 di compenso fisso e 379.000 di variabile per un totale di 773.242 euro, mentre l'ad Orazio Iacono, nominato l'11 maggio scorso in sostituzione di Stefano Venier, ha ricevuto in tutto 374.280 euro. Le remunerazioni verranno confermate (il 64,56% ha votato a favore, il 30,20% contro).

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro