Nuovi ospedali, la ricetta di Orta: "Mi piace la visione di Cucinella, io l’ho fatto ma servono più risorse"

L’imprenditore della sanità privata accoglie il suggerimento dell’architetto. Chiedendo una prospettiva: "Occorrono più finanziamenti per le strutture, le istituzioni facciano uno sforzo o perdiamo competitività"

Bologna, 17 dicembre 2023 – “Lo stimolo che dà a tutti Mario Cucinella è molto attuale e corretto. Serve un passo in avanti". Averardo Orta, noto imprenditore della Sanità e presidente di Aiop Bologna, benedice il suggerimento che l’architetto ha dato due giorni fa sulle pagine del Carlino.

La visione di Cucinella e, a destra, Averardo Orta
La visione di Cucinella e, a destra, Averardo Orta

"A Bologna, per troppo tempo è mancata la voglia di attuare trasformazioni vere", ha detto l’autore di un nuovo ospedale-parco a Cremona, e anche sotto le Torri un nosocomio come quello del Maggiore "andrebbe umanizzato. Accanto c’è un’area verde abbandonata da non so quanti decenni: non si capisce come non si possa fare un grande parco con dentro un ospedale, una scuola, connessioni con l’università". Leggi Prati di Caprara. Leggi, per Cucinella, un’idea di futuro in linea con le trasformazioni urbanistiche più necessarie. Orta è d’accordo?

“Certo. Del resto nelle mie strutture ho fatto esattamente questo – spiega l’imprenditore –. Basti pensare a Villa Bellombra, che è immersa nel verde e che possiede spazi espositivi. Come la medicina sta evolvendo, anche gli ospedali devono evolversi. Cucinella ha ragione, ricordo anni fa quando il professor Roversi-Monaco voleva trasportare il Sant’Orsola dove ora c’è Fico, poi non se ne fece nulla. Per queste evoluzioni servono però investimenti importanti, specie in un momento di tale difficoltà del sistema sanitario".

Per Orta è logico pensare a un maggiore impegno da parte delle istituzioni. "Bisognerebbe aumentare la quota delle risorse per le nuove strutture – sottolinea –, magari c’è qualcosa nel Pnrr, ma tutte le istituzioni devono fare uno sforzo". Per l’imprenditore della sanità privata c’è anche un altro punto da mettere a fuoco. "In Villa Bellombra abbiamo visto un grande miglioramento degli esiti delle cure grazie alla qualità degli ambienti e delle strutture, avere aree di lavoro con verde e diverse illuminazioni, per esempio, migliora anche la qualità del rendimento di chi ci lavora".

Infine il tema dei Prati di Caprara, evocati da Cucinella. "L’urbanistica non è la mia materia, ma bisognerebbe fare un passo avanti rispetto ai rischi di immobilismo. Da una parte si vuole innovare, dall’altra si rimane spesso schiacciati dal vincolo di non poter consumare più suolo. Bologna ha bisogno di mantenere la sua posizione di leadership nelle strutture sanitarie, senza ulteriori investimenti si rischia tanto in una competizione sempre più agguerrita".

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