Mihajlovic, la conferenza e la leucemia: "Torno ad affrontare la malattia, nuovo ricovero"

Oggi l'annuncio choc del tecnico: dalle analisi di routine sono emersi "campanelli allarmanti. Spero che i tempi siano rapidi, ma salterò alcune partite"

Bologna, 26 marzo 2022 - "Questa volta è diverso", ci tiene a sottolinearlo più volte Sinisa Mihajlovic che ha convocato una conferenza stampa (video) a sopresa per comunicare la notizia che nessuno voleva sentire: la leucemia ha fatto un passo avanti ed è necessario un nuovo ricovero in ematologia. Un ricovero al Policlinico Sant'Orsola di Bologna che lo terrà lontano dai campi per un po'. 

Aggiornamento Il mister dimesso dall'ospedale

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La malattia

"Devo dirvi una cosa importante: non mi nascondo, gioco a viso aperto. Come sempre, svolgo delle analisi approfondite dopo essere stato colpito dalla leucemia. In questi anni la mia ripresa è stata ottima, ma purtroppo queste malattie sono subdole e bastarde: e dalle ultimi analisi, sono emersi campanelli allarmanti che fanno pensare che la leucemia possa riemergere".

Era il 13 luglio del 2019 quando il tecnico del Bologna annunciò di esssere affetto dalla malattia del sangue. Oggi è di nuovo tecnico serbo ad uscire allo scoperto: "Per evitare che la leucemia possa ripresentarsi, mi è stato consigliato di intraprendere un percorso terapeutico. Diciamo che questa volta giocherò d'anticipo". 

Il ricovero

 "All'inizio della prossima settimana mi dovrò assentare e sarò ricoverato al Sant'Orsola di Bologna nel 'programma dipartimentale terapie cellulari avanzate' diretto dalla dottoressa Francesca Bonifazi che mi ha già seguito nella fase precedente del mio percorso terapeutico. Spero che i tempi siano brevi. Mi conoscete e sapete che farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò sicuramente saltare alcune partite. Ho già fatto allestire però nella stanza del reparto che mi ospiterà tutto il necessario a livello tecnologico per seguire la squadra h24… Dagli allenamenti a tutto il resto". 

"Darò alla malattia un'altra lezione"

"Al contrario di due anni e mezzo fa, quando a stento sono riuscito a trattenere le lacrime, questa volta mi vedete più sereno. So cosa devo fare, la situazione è diversa e spero i tempi siano brevi. Farò di tutto per renderli ancora più veloci, ma dovrò sicuramente saltare alcune partite", aggiunge il tecnico rossobù che non perde il suo spirito battagliero: "Questa malattia è molto coraggiosa per avere voglia di tornare ad affrontare uno come me. Io sono qua, se non è bastata la prima lezione, gliene darò un'altra. Questa è la vita, discese, rettilinei, curva: a volte si trovano le buche e si può cadere".

"Ho solo una richiesta da fare - conclude Mihajlovic -: quella di rispettare il mio diritto alla privacy nel tempo che sarà necessario per la terapia. Parlate pure di Mihajlovic allenatore e del suo  Bologna in campo, ma lasciate l'uomo Sinisa alle sue esigenze. Grazie a tutti, ci vediamo presto e sempre Forza Bologna!".

L'appello ai tifosi

"L'inizio di questo 2022 non è stato fortunato, ma non dobbiamo piangerci addosso né io né la squadra, è nelle difficoltà che si misura il coraggio e la capacità di reazione degli uomini -aggiunge il tecnico serbo -. Sono certo che i ragazzi non mi deluderanno. Io lotterò come sempre insieme a loro e so che loro lotteranno anche per me. Sono bravi ragazzi e bravi giocatori. Chiedo ai meravigliosi tifosi del Bologna di sostenerli e aiutarli. Che sia sul campo di allenamento di Casteldebole, al Dall'Ara, in trasferta o in una stanza di ospedale, noi non molliamo di un centimetro. Risaliremo in classifica e io tornerò presto qui, con la squadra e con tutti voi. Ringrazio anche il presidente, la società e i dirigenti per l'affetto e la vicinanza". Dopo l'annuncio della leucemia, i tifosi organizzarono un partecipatissimo pellegrinaggio a San Luca al quale partecipò anche la moglie Arianna.

Gli auguri di amici e colleghi

"Forza mister" con due curicini, uno rosso e uno blù: così il Bologna abbraccia Sinisa in questo ennesimo momento difficile. "Forza amico, guerriero e campione, ti aspetto per stappare una bottiglia di quell'ottimo vino serbo insieme!", è il tweet di incoraggiamento di Matteo Salvini, seguito a stretto giro da quello di Giorgia Meloni. Poi il diluvio dei colleghi e delle società sportive: Lazio ("Sinisa, non mollare mai. Siamo al tuo fianco anche in questa nuova battaglia!"), Roma, Milan, Inter, Napoli. Udinese e il Torino. E poi la foto dedica dell'attaccante dell'Atalanta Josip Ilicic, naturalizzato sloveno ma croato di Bosnia. 

La conferenza stampa integrale

Ecco il video integrale dell'annuncio di Sinisa Mihajlovic postato sulla pagina del Bologna Fc

Leucemia mieloide acuta

Di nuovo la malattia, dunque, che aveva già bussato all'uscio di Sinisa Mihajlovic nell'estate 2019, quando di ritorno da una vacanza in Sardegna gli fu diagnosticata una forma di leucemia mieloide acuta.

Drammatico, a luglio, l'annuncio della malattia che lo stesso Sinisa fece in videoconferenza alla squadra, appena partita per il ritiro estivo di Castelrotto, in Alto Adige. Due giorni dopo, nella sala stampa di Casteldebole, il bis davanti ai giornalisti: “Ho la leucemia. Ma affronterò questa battaglia a testa alta e alla fine la vincerò”.  Dalla sua stanza dell'Istituto Seragnoli dell'ospedale Sant'Orsolo di Bologna, mentre affrontava massacranti cicli di chemioterapia, Mihajlovic continuò per mesi a guidare la squadra a distanza, relazionandosi con i suoi collaboratori Emilio De Leo e Miroslav Tanjga, che traducevano le sue indicazioni sul campo.

Il 25 agosto 2019, alla prima di campionato al Bentegodi col Verona, per tener fede a una promessa fatta alla squadra ottenne il permesso di uscire dall'ospedale per sedersi in panchina. Smagrito e caracollante (“sembravo un morto che camminava”, avrebbe detto poi) choccò l'intero stadio e tutto il calcio mondiale per la prova di coraggio e di attaccamento alla vita.

Il trapianto di midollo

Poi, il 29 ottobre, il trapianto di midollo osseo da donatore che gli aveva restituito la speranza. “Quel giorno sono nato per la seconda volta”, racconterà lo stesso Sinisa un mese dopo in sala stampa, nel ringraziare tra le lacrime medici e famigliari che gli erano stati vicini nel momento più difficile della sua esistenza.

A dicembre, poco meno di cinque mesi dopo il primo ricovero in ospedale, Mihajlovic ha ripreso il suo posto in pianta stabile in panchina e da allora non l'ha più abbandonato. Ha duellato solo con il Covid, che nel 2020 gli ha fatto saltare il ritiro estivo a Pinzolo. Quasi un buffetto rispetto alla nuova tegola con cui adesso deve fare i conti.