Elezioni regionali Emilia Romagna 2020, Bignami: "Sono in campo. Ma serve unità"

Il candidato di FdI alle Regionali: "Andare divisi sarebbe una follia, ora il programma"

Galeazzo Bignami

Galeazzo Bignami

Bologna, 27 settembre 2019 - "Sono in campo, ma consapevole che andare divisi sarebbe una follia. Uniti possiamo vincere, a patto che cominciamo a costruire un programma di contenuti, partendo dalle priorità di questa Regione: sanità, infrastrutture e sicurezza». In attesa che i leader del centrodestra trovino una quadra su un nome condiviso per sfidare Bonaccini e il Pd, il deputato di FdI, Galeazzo Bignami, fissa le sue priorità e suggerisce una proposta inedita: "Il ‘Marconi’ è inadeguato, i tempi sono maturi per un nuovo aeroporto regionale".  

Bignami, nei giorni scorsi la Meloni l’ha candidata a presidente. È ancora così? "Sì, il mio nome è a disposizione della coalizione e degli emiliano-romagnoli".  

In campo, però, c’è anche la Borgonzoni, indicata da Salvini. "Verso Lucia posso solo spendere parole buone, l’ho anche votata alle ultime Comunali".  

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Auspica un accordo? "Assolutamente sì, andare divisi sarebbe una follia".  

Si vota a gennaio, c’è tempo. "La scelta di Bonaccini di spostare all’ultimo giorno utile la data delle elezioni rende meno urgente questa scelta, ma non deve farci dimenticare la necessità di costruire un programma di contenuti, che entri nel merito di ciò che serve all’Emilia-Romagna".  

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Circolano sondaggi contraddittori e Bonaccini sembrerebbe avanti, è preoccupato? "Con tutto il rispetto per chi li ha messi in circolo, ricordo che per legge andrebbe anche indicato chi ha fatto quelle valutazioni. Del sondaggio diffuso dalla Lega sappiamo nomi e cognomi, degli altri invece nulla. E se fossero così buoni come dice il Pd, allora perché hanno voluto ritardare la data? Mi sembra il cappone che cerca di spostare il Natale".  

Forse serve tempo per trovare l’intesa con il M5s? "Sarebbe sorprendente se accadesse. I grillini nascono qui proprio come contestazione a un sistema di potere di sinistra che si era allontanato dal suo popolo, come fanno oggi a diventarne addirittura organici?".  

Da candidato quale sarebbe la sua priorità numero uno? "Cambiare rotta alla sanità. È la migliore d’Italia, grazie a medici, infermieri e tecnici che lavorano con sacrificio per garantire un livello di eccellenza, sopperendo a errori clamorosi che ci costano milioni di euro, nuove assunzioni, pronto soccorso perennemente affollati e presidi che chiudono".  

Capitolo infrastrutture. "Vediamo troppi annunci e pochi fatti. Noi siamo per il Passante Sud e non per l’allargamento della tangenziale, che tra l’altro finirebbe per aumentare l’inquinamento senza risolvere nessun problema di traffico".  

Perché un nuovo aeroporto? "I tempi sono maturi per infrangere questo tabù: il Marconi è un nodo importante, ma impatta troppo sui residenti e solo ultimamente sta adeguando il proprio sviluppo ai volumi di traffico. Tra Modena, Ferrara e Bologna ci sono spazi e interessi per ragionare sull’idea di uno scalo regionale".

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