Zalgiris Virtus, senza Hackett e Cordinier ma con la voglia di “tornare a correre”

Coach Banchi alla vigilia della trasferta di Eurolega: “Ricordiamoci di come abbiamo iniziato. E torniamo a essere quello che eravamo”

Il capitano Marco Belinelli

Il capitano Marco Belinelli

Bologna, 18 marzo 2024 – Subito le cattive notizie: Daniel Hackett non ce la fa e non è salito sul charter che ha portato i compagni a Kaunas. E sull’aereo non è salito nemmeno Isaia Cordinier, vittima di una distorsione alla caviglia ("con interessamento dei legamenti”, dice Banchi) che andrà monitorata giorno dopo giorno.

Ma è logico che la Virtus non avrà i due né domani, né tantomeno venerdì a Belgrado, nella tana di Milos Teodosic e della Stella Rossa. Virtus che apre le porte della palestra Porelli, alla vigilia di questo periodo delicato e lascia la parola a coach Banchi. Virtus che, ultimamente, accusa una marcata differenza di rendimento tra le partite giocate alla Segafredo Arena e quelle da viaggio. Alla vigilia di un trittico di trasferte, non il massimo.

"Non credo ci sia nulla di fisiologico – racconta il coach bianconero – e in ogni caso come allenatore mi devo attivare per trovare delle soluzioni. Non sono qui per constatare una semplice differenza di rendimento”.

Dietro l’angolo la sfida con lo Zalgiris che violò il PalaDozza proprio all’esordio. E che ora, da quando in panchina si è affidato all’istrionico Andrea Trinchieri, ha trovato una identità precisa anche negli incontri interni. Cosa deve fare la Virtus? Dove trovare quella positività che le ultime sconfitte e gli infortuni sembrano aver scalfito? "Torniamo al nostro recente passato. Ricordiamoci di come abbiamo iniziato. E torniamo a essere quello che eravamo: una squadra in missione”.

Chiede determinate cose ai suoi ragazzi, Banchi, anche se non fa fatica ad ammettere che vincere a Kaunas, in questo momento, avrebbe il sapore dell’impresa. Il fatto che il tecnico usi questo termine, non significa che pensi che conquistare il successo in trasferta sia impossibile. Al contrario: ai suoi ragazzi chiede di stringere i denti, di resettare il tutto. E ritrovare disciplina in attacco. E anche quella fluidità che aveva reso la Virtus non solo una squadra al top di Eurolega, ma anche un gruppo piacevole da guardare.

"Rispetto ad altre squadre, che magari risolvono le partite con un singolo, abbiamo sempre risposto con il gruppo. E quando abbiamo trovato tanti protagonisti importanti nella nostra struttura, siamo riusciti a vincere. Al punto che è cambiata anche la considerazione che le avversarie, all’inizio, avevano di noi”.

Cambiato il punto di vista degli altri. Non quello di Banchi. Che vuole arrivare fino in fondo. Che in Eurolega significa playoff o, quantomeno, play-in. Domani alle 19 a Kaunas, venerdì alle stessa ora a Belgrado. La Virtus vuol tornare a correre.

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