
Gli operatori sanitari sono diventati una categoria sottoposta al rischio di aggressioni da parte degli utenti
Tante aggressioni verbali ma in alcuni casi anche violenze fisiche. Peggiora il clima delle relazioni tra gli utenti dei servizi sanitari e gli operatori. Nel 2024 in Romagna si sono registrate in totale 517 aggressioni, delle quali 126 con una componente fisica e 45 che si sono trasformate in veri e propri infortuni. Il luogo più rischioso è il pronto soccorso, seguito dalle aree che si occupano della salute mentale. Il fenomeno è in costante aumento: nel 2023 le aggressioni si erano fermate a quota 493.
"La percentuale maggiore di segnalazioni – dice Francesca Gnudi, responsabile del servizio di Prevenzione e protezione dell’Ausl – si riferisce ad aggressioni da parte di caregiver, utenti o pazienti non per questioni legate alla patologia, ma per i tempi di attesa lunghi. L’altra quota di infortuni invece capita generalmente in relazione a pazienti con condizioni di agitazione psicomotoria. Nel tentativo di trattarli l’operatore si fa male. Poi c’è una quota di pazienti psichiatrici o sotto l’effetto di stupefacenti". L’Ausl organizza per gli operatori corsi specifici per insegnare tecniche di comunicazione utilizzabili in ‘situazioni critiche’ e ha introdotto una psicologa in appoggio all’equipe del pronto soccorso di Ravenna. Il servizio sarà esteso anche gli ospedale di Cesena e Forlì.
"I dati 2024 confermano una situazione preoccupante. Come Cisl FP Romagna – dichiara il segretario generale Mario Giovanni Cozza – prendiamo atto positivamente di alcune recenti sviluppi che rispondono alle nostre richieste riguardanti la sicurezza degli operatori sanitari. In particolare, apprezziamo l’implementazione degli orari di copertura da parte degli agenti di Polizia di Stato e l’avvio di una campagna regionale di sensibilizzazione contro le aggressioni". La Cisl riconosce la necessità di valutare l’introduzione della figura dello psicologo in appoggio alle equipe di sanitari del pronto soccorso pur ritenendo che il supporto debba essere esteso a tutte le vittime di aggressione.
In occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, Cisl Fp osserva che "la sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità assoluta. Non possiamo permettere che il silenzio e l’inerzia prevalgano. Per questo, continueremo a lottare affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per tutelare il personale sanitario, in modo concreto e tempestivo portando avanti la nostra campagna di sensibilizzazione contro le aggressioni".
re.ce.