REDAZIONE CESENA

Alt al ’doppio vincolo’: "Era una pratica assurda"

La norma paesaggistica nei boschi costringeva, nelle aree soggette a vincolo, a una doppia richiesta prima di fare l’intervento con il costo di un tecnico.

Alt al ’doppio vincolo’: "Era una pratica assurda"

di Gilberto Mosconi

"Verghereto e Bagno: addio al doppio vincolo paesaggistico nei boschi, accolte le nostre istanze, cancellata la stortura burocratica". Lo comunica l’ex consigliere regionale Luca Bartolin, dirigente provinciale di Fratelli d’Italia di Forlì-Cesena, analizzando il ’Decreto Asset’, approvato il 27 settembre. Ricorda, in premessa, Bartolini: "Il ’doppio vincolo’ paesaggistico sugli interventi selvicolturali era una assurda pratica burocratica che penalizzava gli operatori del settore montano. L’approvazione dell’emendamento, presentato dal senatore di FdI Luca Carlo, è la dimostrazione della bontà delle istanze che, insieme ai nostri amministratori comunali del territorio montano, avevamo avanzato per dare voce a tutti coloro che vivono nelle zone del nostro Parco Nazionale e del monte Fumaiolo toccate dall’articolo 136 del dlgs 42200". Continua Bartolini: "La modifica introdotta supera un vecchio difetto della normativa, permettendo di effettuare senza autorizzazione paesaggistica tutti gli interventi selvicolturali nei boschi, ovviamente nel rispetto delle normative vigenti e delle prescrizioni dei piani paesaggistici. Fino ad oggi, invece, tutte le superfici boschive e forestali soggette a vincolo paesaggistico necessitavano di un’autorizzazione". Bartolini, sottolinea, a conclusione: "Questo importante risultato, ottenuto anche grazie al contributo delle rappresentanze del mondo forestale capeggiate da Conaf e Uncem, porterà grandi benefici, tra le altre, ad alcune località del territorio forlivese e cesenate come Verghereto, Bagno, S.Sofia, Premilcuore, Portico, Tredozio. Fino ad oggi, nelle aree soggette a vincolo, per tagliare una sola pianta o per i proprietari dei terreni che volevano tagliare fino a 300 quintali di legna per uso familiare, non bastava la comunicazione con il silenzio assenso. Serviva un doppio invio col costo di un tecnico e bisognava attendere la risposta".