Andrea Neri muore di Covid a 45 anni. Non era vaccinato

Sconvolta la comunità gambettolese per la morte dell'uomo a causa del virus. Stava bene e non aveva voluto immunizzarsi. Ieri 41 i casi in provincia

Da destra, i direttori Carlo Lusenti (Bufalini) e Tiziano Carradori (Ausl Romagna)

Da destra, i direttori Carlo Lusenti (Bufalini) e Tiziano Carradori (Ausl Romagna)

Gambettola (Forlì-Cesena), 6 settembre 2021 - "Di Covid non si muore se si è vaccinati". Il commento del direttore del presidio ospedaliero Carlo Lusenti, che precisa subito dopo "i vaccinati sani non muoiono di Covid", fa effetto ripensando alla tragica notizia che ha sconvolto la piccola comunità di Gambettola. Si tratta della morte, avvenuta sabato, per Covid, di un 45enne gambettolese, l’autotrasportatore Andrea Neri, che da una settimana era ricoverato in terapia intensiva per aver contratto il Covid a metà agosto.

Bollettino Covid Italia ed Emilia Romagna del 6 settembre - Vaccino Emilia Romagna, quanti sono i non vaccinati. L'appello di Donini

Ancora una vittima del Covid, dunque, e ancora una persona in età non avanzata e non vaccinata. Le sue condizioni, dopo aver contratto il virus, si sono aggravate, anche se non aveva patologie pregresse. Per anni Andrea ha lavorato come titolare in un chiosco di piadina ed era molto conosciuto. Lui che nel suo profilo Facebook scriveva "corri per qualcosa, per un motivo che sia la libertà di volare o solo per sentirti vivo" si è visto fermare la sua corsa, per sempre, da qualcosa più grande di lui.

Se si fosse vaccinato si sarebbe salvato? "In medicina i ragionamenti che cominciano con il ‘se’ non si fanno mai. In termini generali i pazienti che contraggono le forme più gravi di Covid e che vengono ricoverati sono nella stragrande maggioranza dei casi (ovvero 9 volte su 10) non vaccinati. Se ci sono gravi patologie pregresse o l’anzianità il vaccino non protegge al 100% – prosegue Lusenti – , ma nei casi normali, in assenza di patologie, i vaccinati sotto i 65 anni non solo non muoiono, ma non vanno neanche in ospedale se contraggono il virus".

Intanto continua il conteggio dei casi che, in provincia, non si distanziano molto da quelli degli ultimi giorni, anche se oscillanti: 41 quelli di ieri, 31 sabato e 51 venerdì. A Cesena i contagi sono stati 32 (di cui 16 sintomatici), mentre Forlì è la città con meno casi in regione, con 9 positivi di cui 8 con sintomi. In Emilia Romagna sono 497 i nuovi positivi. Rimangono stabili le terapie intensive: 1 a Cesena e 0 a Forlì.

"La situazione negli ospedali al momento è tranquilla – spiega il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori –. Ci sono circa 90 ricoverati per Covid in Romagna, mentre nel picco ultimo i posti letto occupati per Covid erano 900. Dobbiamo presidiare i luoghi di massima socializzazione e vaccinare il più possibile. Abbiamo Forlì-Cesena e tutta la provincia di Ravenna con tassi di vaccinazione molto elevati, circa il 75% della popolazione, mentre nel distretto Rubicone e a Rimini e Riccione le coperture vaccinali sono circa 10 punti percentuali più bassi".