
La posa dei cavi in fibra ottica per la connessione a internet. Molte zone del Cesenate sono ancora scoperte da questo servizio che garantisce velocità stabili (foto Luca Ravaglia)
Mentre il mondo corre, il nostro territorio cammina, spesso costretto a regolare il passo in base alla velocità delle connessioni internet. Delle famiglie, certo, ma soprattutto delle aziende. A sollevare il tema è stata la consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini, in base alla cui segnalazione 78 scuole nella nostra Provincia (22 solo nel territorio comunale di Cesena) non sono ancora collegate fino al plesso con la fibra ottica. Un numero significativo, che è lo specchio di un quadro ampiamente migliorabile. "Il tema è reale - argomenta allargando il cerchio dell’analisi l’assessore ai lavori pubblici Christian Castorri - e in effetti il contesto attuale è frustrante sotto tanti punti di vista. A partire da quello degli uffici comunali che, per inteso, non hanno alcun margine negoziale per provare a cambiare le cose. Da parte nostra, mettiamo il massimo impegno nell’evasione delle richieste che ci vengono presentate per avviare i lavori, richieste che spesso non sono semplici da gestire, perché magari richiedono anche specifiche autorizzazioni, per esempio da parte della Sovrintendenza. A questo impegno però spesso non seguono i fatti, perché sono davvero tanti i progetti autorizzati ai quali però non corrisponde l’inizio dei lavori". Nel frattempo il tempo passa e le tecnologie si evolvono. Il punto è capire se e quando l’intera città sarà coperta, questo tipo di approccio alla connessione dati sarà ancora attuale o nel frattempo sarà stato superato. "A oggi – spiega Francesco Collini, fondatore di Flash Start, specializzata in sicurezza informatica – tutto viaggia attraverso la trasmissione di dati. Chi non può fare affidamento su una buona velocità di trasmissione è fortemente penalizzato. Soprattutto nel caso delle aziende e delle realtà professionali, che hanno necessità di ottime performance anche sul versante degli upload, oltre che su quello dei download. In pratica è fondamentale non solo scaricare velocemente il materiale, ma anche inviarlo in maniera altrettanto rapida". Collini cita le diverse criticità, con particolare riferimento alla vallata del Savio, dove il quadro è ancora più critico. "Abbiamo clienti in 158 Paesi – argomenta – e dunque sono in grado di avere affidabili termini di paragone. L’aspetto della velocità e dell’affidabilità di connessione è fondamentale. Fortunatamente ci sono opzioni alternative a quelle del cavo. Spaziamo dal Wimax (la connessione senza fili su langa distanza, ndr) , fino ai collegamenti satellitari come Starlink. Ai clienti professionali suggeriamo sempre di avere una doppia opzione, per non correr rischi di rimanere ‘a piedi’ in caso di emergenze". Il punto è capire se il tempo sarà amico o nemico. "La partita si gioca qui – chiude Collini – perché oggi un utente che si collega alla fibra fino alla propria utenza ha certamente importanti benefici, ma progressivamente, con l’aumento della copertura e dei collegamenti, se la quota complessiva non aumenta, quella pro capite finirà inevitabilmente per assottigliarsi, riportando le cose allo stato attuale. La soluzione sta negli interventi sulla ‘colonna dorsale’ dell’infrastruttura, che deve essere progressivamente potenziata, in modo da aumentare la banda a disposizione della collettività. Servono investimenti importanti. Che però sono imprescindibili, perché il fatto che il futuro passi da qui non è in discussione".