
Cesena, 28 ottobre 2022 - La differenza la fa una foto. Quella scattata nell'aula magna della facoltà di Psicologia a Cesena. Perché se non fosse stato per don Odo Contestabile gran parte delle persone che sono qui ritratte, non ci sarebbero.

Non sarebbero mai nate, se don Odo durante gli anni del nazifascismo e delle leggi razziali non avesse violato le disposizioni contro gli ebrei e a rischio della sua vita non avesse messo in salvo due famiglie, accompagnandole personalmente in Svizzera e sottraendole alla morte nei campi di sterminio.
Invece le famiglie Lehrer e Mondolfo sono sopravvissute, alla guerra e agli orrori, sono cresciute e si sono allargate. Sono nati figli e nipoti, che ora sono qui, a Cesena, commossi ed emozionati, a rendere omaggio a un’altra di famiglia, quella di don Odo, che ora non c’è più, ma che ha tramandato il suo cognome a nipoti e pronipoti e che ora il riferimento dello zio Contestabile potranno trovarlo scritto a Gerusalemme, in Israele, insieme ai Giusti tra le Nazioni. Il titolo conferitogli per i meriti elencati da Smadar Shapira, Consigliere per gli Affari Pubblici dell’Ambasciata di Israele alla presenza del sindaco di Cesena Enzo Lattuca.