
Il direttore sportivo Fabio Artico durante la conferenza stampa di ieri
"L’incasso riveniente dalla cessione di Kargbo non era a disposizione per il mercato. La società ha voluto portarselo a utile". Parola di Fabio Artico, direttore sportivo del Cesena, che ieri ha commentato le operazioni del mercato invernale.
" Avrei potuto portare alternative giovani col rischio di rompere gli equilibri esistenti all’interno dello spogliatoio e nel gruppo. Non ho voluto correre quel rischio. Abbiamo perfezionato 5 uscite dai ranghi (Van Hoijdonk, Saber, Curto, Kargbo e Chiarello) e 4 ingressi (Saric, Russo, Giovannini e La Gumina). E’ stato una sessione particolare, sin dall’estate esistevano precise condizioni legate alla forte intenzione della società di mantenere la categoria badando all’equilibrio economico e alla valorizzazione dei nostri giovani. Siamo andati sulla stessa linea, con leggeri ritocchi e senza stravolgimenti. Ci sono state alcune sorprese che non ci aspettavamo, nate dalla volontà di andare via di alcuni come Curto e Kargbo su cui abbiamo lavorato gli ultimi 4 giorni, con tempi ristrettissimi. Ma il principio su cui lavoriamo è che resti solo chi sposa la causa".
In effetti sono arrivati giocatori che paiono motivati.
"I nuovi arrivati hanno voluto il Cesena, nonostante la concorrenza di altre società molto forti come prestigio ed economicamente".
Sulla carta si migliora in attacco e in mezzo, lasciando poi al campo il necessario responso.
"Inutile richiedere un mastino di centrocampo simile a De Rose, in serie B non esiste e chi ce l’ha se lo tiene stretto".
In difesa invece non è arrivato nessuno e questo è un buco nero che può costare caro, visto che le statistiche parlano di un reparto tra i più battuti delle serie B, con l’aggravante dell’uscita di Curto.
"Curto ha voluto andare via e non si poteva trattenere. E’ la fase difensiva della squadra che a volte lascia a desiderare, ma in organico contiamo su due giocatori che possono scalare le gerarchie e mi riferisco a Pieraccini, con un senso di appartenenza che hanno in pochi nel gruppo e a Piacentini, a cui riconosco una professionalità e unità di intenti unici. Sono due ottimi giocatori e avranno maggiore spazio. Avrei dovuto prendere un altro elemento tanto per prendere? Un giovane o lo scarto degli altri? Quando Curto è stato squalificato per 5 turni non c’è stata rotazione in difesa, hanno giocato Ciofi, Prestia e Mangraviti e abbiamo conquistato 10 punti. Se devo prendere uno qualsiasi preferisco valorizzare un Primavera".
Infine Giovannini. "Sta con noi, a Pineto ha giocato 40 minuti in 24 partite. E’ un talento, preferisco che si alleni con noi, poi vedremo se farlo giocare con la Primavera".