Marco Bernacci, domani, non sarà in tribuna ad assistere allo scontro fra due delle sue ex squadre: l’attaccante nato a Le Vigne infatti, dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Cesena, è passato, stagione 2006/07, al Mantova dove segnò 6 reti in trentuno presenze, con la maglia bianconera Bernacci di presenze ne conta centodiciannove con un bottino di 27 reti. Adesso Bernacci allena e domani il suo Gambettola, una delle favorite alla vittoria del campionato di Eccellenza ospita il San Lazzaro.
Il Cesena ha conquistato 7 punti al Manuzzi, il Mantova in trasferta, invece, finora ha preso solo un punto. Cesena favorito?
"I dati dicono questo, però io penso che il Cesena possa essere una squadra anche da trasferta, ha giocatori adatti al contropiede, poi giocare in casa con un pubblico clamoroso come quello del Cesena è sempre un vantaggio".
Se fosse il secondo di Michele Mignani, a cosa gli direbbe di stare attento in particolare?
"Penso che il Mantova possa essere una delle outsider del campionato, come il Cesena è neopromossa e possono fare bene entrambe, il Cesena ha già una sua identità e non era scontato con allenatore nuovo e molti calciatori nuovi trovarla subito. Direi che deve mantenere la sua identità di squadra che pratica un gioco che a me ha sempre divertito quando l’ho vista".
Chi vorrebbe allenare da una parte e dall’altra?
"Del Cesena vorrei Cristian Shpendi, non aveva nulla a che fare con la C e sta dimostrando di poter arrivare dove è arrivato il fratello, di tutti e due sentiremo parlare a lungo. E dal Mantova, Burrai che è il coordinatore del gioco di Possanzini, non ha un fisico impressionante ma ha tecnica, calcia bene, è il capitano e si vede che ha leadership in campo".
In tempi tutto sommato recenti Cesena e Mantova sono passate attraverso un fallimento ma la voglia di calcio delle due città non si è spento.
"Assolutamente no e parlando del Cesena aver vinto subito con una cavalcata la serie D e la scorsa stagione essere tornati in B dopo un campionato con numeri importanti aiuta molto, adesso poi c’è una squadra che fa molto bene anche in coppa con le cosiddette seconde linee, significa che c’ è una squadra con una ottima rosa e tutti possono dare un loro contributo, queste sono cose che fanno crescere l’entusiasmo".
Roberto Daltri