REDAZIONE CESENA

"Il nostro Parco un modello di area protetta"

Stati generali a Roma, Mazzoli: "Una partecipazione molto edificante. Presto il nuovo regolamento".

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Il 2024, un anno affatto parco per Claudia Mazzoli, 54 anni, laureata in scienze giuridiche, funzionaria amministrativa dell’Unione Comuni Valle Savio. Rieletta consigliere comunale nel giugno scorso, nominata poi assessora all’Urbanistica e con altre deleghe e vicesindaca del Comune di Bagno di Romagna. Dal luglio 2022 nel Consiglio direttivo del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, di cui nell’estate 2024 è stata nominata vicepresidente. Dal novembre scorso ha assunto l’incarico di presidente facente funzioni, a seguito della cessazione da presidente, per termine dell’incarico, di Luca Santini (presidente per due quinquenni), eletto sindaco di Pratovecchio Stia (AR) nelle consultazioni dell’ 8 e 9 giugno.

Dottoressa Mazzoli, in questo primo mese di presidenza, quali i provvedimenti più significativi esaminati dal Parco?

"Come consiglio direttivo, abbiamo provveduto all’esame del regolamento del Parco, che speriamo di approvare il più presto possibile. Inoltre, abbiamo partecipato, a Roma, agli Stati generali delle aree protette, dove è stata portata l’esperienza del nostro Parco. Una partecipazione sicuramente molto edificante".

Avere la responsabilità di un Parco Nazionale richiede grande impegno quotidiano, ma vi saranno anche gratificazioni nel decidere su temi e problemi di flora e fauna?

"Amo tanto il nostro territorio e il suo l’ambiente. Ho una grande passione per la natura e spero di dare il mio piccolo contributo anche per la sua conservazione e per lasciare qualcosa di buono anche alle generazioni future. Natura intesa non solo come protezione, ma anche come territorio da vivere, dove si possa sviluppare un nuovo modello socio-economico e culturale". Dal 2017 la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino di Bagno e Santa Sofia, all’interno del Parco, è stata riconosciuta Patrimonio Umanità Unesco.

"Sì, è la prima Riserva costituita in Italia, 65 anni fa. Un vero modello, specie oggi che parliamo della strategia per la biodiversità 2030. Sasso Fratino è sicuramente un esempio di come la lungimiranza abbia fatto preservare intatta una parte di natura. Con la presidenza di Luca Santini, il Parco ha ottenuto i maggiori riconoscimenti che si possono avere".

Quali le sue previsioni sulla tempistica per la nomina del nuovo presidente del Parco? "Non saprei. Per legge, la nomina avviene con decreto del Ministro dell’Ambiente, d’intesa con i presidenti della Regione Emilia Romagna e della Toscana".

Gilberto Mosconi