Il Savio stringe d’assedio la città "La priorità è salvare le persone"

Fiume esondato in più punti, decine di cittadini salvati con gommoni e elicotteri. Un deceduto per malore

Il Savio stringe d’assedio la città  "La priorità è salvare le persone"

Il Savio stringe d’assedio la città "La priorità è salvare le persone"

di Annamaria Senni

La potenza di un fiume che non si contiene e esce dai propri argini inondando con un manto di acqua irrefrenabile tutto ciò che trova attorno a se’. Il Savio ha esondato ieri pomeriggio alle 15.30, dopo una notte e una mattinata di piogge intense e incessanti. Cesena, nelle vicinanze del Savio, si è allagata, e l’acqua è arrivata ovunque. Nelle strade, nelle case, nei campi. Le macchine parcheggiate in strada sono rimaste coperte da un mare scuro di acqua mista a fango. Cantine e scantinati sono stati raggiunti e sommersi dall’acqua nel primo pomeriggio, una situazione che è andata via via peggiorando verso sera, momenti difficili e drammatici che hanno coinvolto diverse zone della città con numerose famiglie evacuate. Blackout in numerose abitazioni, con la luce che andava e veniva, persone isolate che attendevano i soccorsi con i telefoni cellulari quasi scarichi. La gente ha paura. A terra è un inferno. E nei cieli l’elicottero dei vigili del fuoco riprende immagini agghiaccianti che vengono diffuse mentre le sirene d’allarme propagano il loro suono. Il livello dell’acqua fa paura ai tanti abitanti che si trovano a dover combattere con questa piena già annunciata dal giorno prima. A Cesena, in via Roversano diverse persone ieri nel tardo pomeriggio, sono state raggiunte dall’elicottero dei vigili del fuoco di Forlì-Cesena. Erano bloccate nei tetti in attesa dei soccorsi. Anche per le strade una scena agghiacciante di una donna a piedi bloccata dall’acqua alta con in braccio il figlio di pochi anni fa tremare i residenti del centro che non esitano a raggiungerla a nuoto per prestarle soccorso e trarli in salvo. "La situazione è difficilissima – annuncia il sindaco Enzo Lattuca alle 18.30 – siamo di fronte a una situazione disastrosa e dobbiamo essere concentrati e rimanere lucidi per affrontare le priorità. La priorità ora è salvare le persone, dai prossimi giorni inizieremo a contare i danni. Siamo sommersi dalle telefonate di famiglie di San Rocco che sono salite al primo piano e i vigili del fuoco stanno arrivando con ogni mezzo di soccorso. Abbiamo allestito due postazioni per gli sfollati: alcuni verranno portati in salvo alla palestra della scuola Don Milani, vicino al Carisport e gli altri alla Palestra Salvo D’Acquisto vicino all’ospedale. La situazione nel territorio è davvero pesante. Abbiamo poi un canale a parte per tutti gli anziani non autosufficienti, per loro è prevista anche l’assistenza infermieristica. So che abbiamo danni ingenti sulle cose, ma ci concentremo da domani su quelli. In questo momento la priorità è salvare le persone. Le zone più a rischio sono quelle vicino al Ponte Vecchio, al Ponte Nuovo, San Rocco, Oltresavio, San Carlo e via Roversano. Una catastrofe non deve trasformarsi in tragedia, rimaniamo lucidi".

Strade allagate e frane anche nella Valle del Savio, dove già dalla mattinata di ieri sono state evacuate 35 persone a Mercato Saraceno e oltre 20 a Bora alta e Borello. Un post su Facebook di Marzio Casalini della casa editrice il Ponte Vecchio manifesta il panico totale quando, nel tardo pomeriggio annuncia che "Il Ponte Vecchio è ufficialmente allagato, l’acqua sta entrando nell’ufficio e in casa dei miei. E’ la fine della nostra attività". Una persona inizialmente dispersa è stata ritrovata sana e salva, mentre un’altra ha avuto un malore in casa ed è deceduta.