Inaugurato il bosco urbano: "Tremila alberi a Martorano, nostra sentinella sull’ambiente"

Piantati a Podere S.Anna vicino allo svincolo della secante con un progetto di pubblico e privati. L’assessora Lucchi: "Diventeranno il doppio e permetteranno di assorbire tonnellate di C02".

Inaugurato il bosco urbano: "Tremila alberi a Martorano,  nostra sentinella sull’ambiente"

Inaugurato il bosco urbano: "Tremila alberi a Martorano, nostra sentinella sull’ambiente"

di Luca Ravaglia

Ora si vedono solo piccoli e sottili fuscelli, divisi in filari. Fuscelli che dovranno diventare alberi. Quasi tremila alberi a ridosso dello svincolo della Secante a Martorano, non per metterci in mezzo scivoli e altalene, non per ospitare picnic, ma per aiutare la città a respirare, in particolare in un tratto nel quale lo smog è un problema che non si può ignorare.

Se è vero che ogni albero rende l’aria, la nostra aria, migliore, in questo spicchio di Cesena, nei prossimi decenni, si potrà transitare senza temere di concedersi un respiro a pieni polmoni.

Ieri mattina in località Podere Sant’Anna, in una zona prima incolta limitrofa agli orti comunali e a due passi dalla caserma dei vigili del fuoco, è stato inaugurato quello che dovrà diventare un ‘bosco urbano’ (nella foto): 2.912 piante messe a dimora nell’ambito di un progetto curato dal Comune, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena e da Arbolia, la società benefit di Snam nata per sviluppare nuove aree verdi in Italia, che a oggi ha realizzato 31 boschi urbani in 24 città per un totale di oltre 70 mila alberi piantati.

L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie al sostegno economico di Genertel e Italbonifiche. All’intervento di ieri seguirà – dopo l’individuazione di nuovi sostenitori - una seconda fase che porterà il totale delle piante a circa 6 mila tra alberi e arbusti di diverse specie, tra le quali ontano nero, pioppo bianco e salice bianco, ma anche alberi da frutto come peschi, meli, ciliegi, albicocchi e susini provenienti da vivai italiani e muniti di passaporto fitosanitario. In questo modo, si riducono le possibilità di contaminazioni genetiche con piante provenienti da altri Paesi, preservando e aumentando la biodiversità del patrimonio forestale italiano. A regime, il nuovo bosco urbano consentirà di assorbire fino a 219,14 tonnellate di Co2 in 20 anni e fino a 200 chili di Pm10 all’anno, restituendo all’ambiente fino a 159,97 tonnellate di ossigeno in 20 anni e contribuendo al miglioramento dell’ecosistema, della qualità dell’ambiente e della quotidianità per la comunità locale.

Nei primi due anni dopo la piantumazione sarà Arbolia a occuparsi della manutenzione dell’area, dopo di che subentrerà la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena che si prenderà cura del nuovo bosco per i successivi tre anni, con uno stanziamento di circa 7mila euro all’anno. Il bosco è stato inaugurato alla presenza dell’assessora all’ambiente Francesca Lucchi, di Luca Castagnoli, segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, di Silvia Gorzanelli, amministratore unico di Italbonifiche e di Enrico Cerelli, operations manager di Arbolia.

"La nascita di questo bosco che si estende per 19.245 mila metri quadrati – ha commentato Lucchi – avviene a seguito di un momento particolarmente drammatico per la nostra città, quello dell’alluvione, che aveva devastato anche questo spicchio di terra. A pochi metri dall’area verde di Sant’Anna sorge il primo bosco urbano di Cesena, area naturale di 35 mila metri quadrati, dove sono già state messe a dimora 5.900 piantine forestali. Una connessione importante che farà di questa porzione cittadina, vicina al fiume Savio, una vera alleata dell’ambiente".