Influenza Cesena, è boom: studenti e prof decimati

Dirigenti scolastici alle prese con tante assenze in classe: "Epidemia non prevedibile, di solito il picco arrivava dopo Natale"

Cesena, 2 dicembre 2022 - «E’ in anticipo, colpisce duro e comincia dai più giovani". E’ confermata da un rapido giro d’orizzonte sulle scuole la sintesi della dottoressa Raffaella Angelini, responsabile della Sanità Pubblica dell’Asl Romagna, a proposito dell’arrivo del più classico malanno stagionale, l’influenza. Classi dimezzate, colpi di tosse che risuonano tra i banchi, insegnanti costretti a letto con febbre alta e naso che cola, ricadute frequenti. Lo conferma anche InfluNet il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità: l’incidenza nell’ultima settimana è aumentata, ma risultano più colpiti i bambini al di sotto dei 5 anni.

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Influenza (immagine generica)
Influenza (immagine generica)

E da loro l’epidemia si allarga al resto della famiglia. L’Emilia-Romagna è tra le regioni dove l’incidenza ha superato la soglia della media entità. Il virus annuale ha trovato buon gioco nell’abbassamento delle difese alzate per due anni dalle norme anticovid. "C’è anche qualche sporadico caso di Covid - dice Ombretta Sternini, dirigente della scuola Sacro Cuore (infanzia, primarie, e medie per un totale di 500 ragazzi) - ma si evidenzia soprattutto un’ampia epidemia influenzale che ha letteralmente dimezzato le classi. Colpiti in gran numero anche gli insegnanti, che pure avevano resistito al covid". "Cerchiamo di parare la situazione, ma soprattutto - dice la professoressa Sternini - abbiamo ripreso a consigliare, ovviamente senza alcun imposizione, l’uso della mascherina e delle misure precauzionali a cui il covid ci aveva abituati. Del resto la popolazione scolastica, tranne casi specifici, non è vaccinata contro l’influenza, così com’è per i giovani insegnanti. E’ naturale che il contagio cominci da lì. Ma non era prevedibile, questa non è stagione di epidemia influenzale nelle scuole in cui, di solito, si affaccia più tardi". «Siamo in difficoltà, soprattutto per quanto riguarda i docenti - è la testimonianza di Lorenza Prati, dirigente del Liceo Scientifico Righi (quasi 1500 studenti) -.

Tutti i giorni dobbiamo risolvere l’assenza di un numero elevato di insegnanti costretti a casa per l’influenza. Molti, magari vaccinati contro il covid, che circola anche oggi, ancora non hanno preso provvedimenti contro l’influenza, che ha inciso anche tra i ragazzi ma non in maniera altrettanto dirompente". "Sì, abbiamo molti casi di studenti e di docenti ammalati - testimonia anche Simonetta Bini, dirigente del liceo classico Monti (1400 studenti) - e dirò di più, abbiamo l’impressione che quest’anno l’influenza sia anticipata e con effetti più gravi. C’è una significativa assenza di studenti anche se non possiamo parlare di dimezzamento delle classi. Si tratta di adolescenti e ragazzi più grandi che, a differenza dei più piccoli, probabilmente hanno maturato già una risposta immunitaria".

«L’influenza è decisamente arrivata - informa la professoressa Chiara Sommariva dirigente vicaria della scuola San Domenico (4 plessi di primaria, e 4 di scuola dell’infanzia per 900 tra bambini e ragazzi) -, almeno nell’80 per cento delle classi c’è qualche assenza legata al male di stagione. Non possiamo dire che manchi il 50 per cento dei ragazzi, ma ci sono classi svuotate per un terzo. Ciò che si evidenzia è un’anticipazione. Di solito il picco si presentava dopo Natale".