"Per risollevare il centro storico c’è bisogno di una squadra. E una squadra in questo momento non c’è". Non usa mezze misure Piero Mongelli (nella foto), ristoratore di ‘Semplice’ in via Zeffirino Re, per contestare il clima respirato durante le festività nel cuore della città.
"È stato il peggior Natale degli ultimi anni – attacca l’esercente - prima di tutto per via della scarsa proposta di intrattenimenti e manifestazioni organizzate per incentivare la presenza dei visitatori, cesenati e non solo. Sono d’accordo con quello che ha detto il sindaco Enzo Lattuca durante il suo intervento di fine anno, quando ha citato il grosso problema degli affitti esorbitanti richiesti per i locali del centro: ha ragione, il tema è attuale e delicato. Ma la questione non si può chiudere qui: sarebbe riduttivo e ingiusto ignorare le tante altre criticità con le quali devono fare i conti quotidianamente gli operatori. E per trovare soluzioni serve lavorare insieme, a un progetto comune che coinvolga tutti, a partire da chi amministra la città".
Mongelli un anno fa era stato tra i più critici nel contestare l’assenza di un evento pubblico organizzato in piazza del Popolo in occasione di San Silvestro, evento che quest’anno il Comune ha deciso invece di organizzare, ottenendo un buon successo di pubblico. Mongelli però è pronto a un ulteriore rilancio.
"Bene – proseguono le sue considerazioni – ma non ci si può accontentare della notte di Capodanno. Fra l’altro sento dire che la piazza era piena, ma devo obiettare che se è vero che c’era gente, ciò non è avvenuto ovunque. Il pubblico arrivava indicativamente dal palco alla Fontana Masini. In ogni caso non è su questo aspetto che ho intenzione di polemizzare: organizzare l’evento è stato importante e ha richiamato attenzione. Bene, ma serve di più. Non lo dico pensando esclusivamente alla mia attività, perché personalmente a cavallo tra il 31 dicembre e il primo gennaio il mio locale è sempre stato molto affollato, ma voglio allargare lo sguardo, mettendo al centro l’interesse comune, di tutti gli operatori. È evidente che il centro storico sta attraversando un momento difficile: lo dimostrano le tante vetrine sfitte che si incontrano. Serve un cambio di passo da condividere".
Il riferimento contenuto nelle parole di Mongelli, ristoratore di ’Semplice’, è alla crisi di tante attività e al possibile scenario futuro di un cuore della città più spoglio. "Lo scenario di un centro storico trasformato in dormitorio sarebbe una sconfitta per tutti e su tutti i fronti, perché lascerebbe spazio soltanto alle frequentazioni peggiori, quelle che già ora si stanno affacciando. È un rischio che serve scongiurare, trovando soluzioni concrete a problemi reali che in centro storico, è un dato di fatto, tutte le attività sperimentano".