
di Ermanno Pasolini
C’è ampio dissenso da parte di un gruppo di residenti in via Rio Salto a Savignano sul Rubicone per l’installazione di sei bande sonore da parte del Comune, con lo scopo di limitare la velocità delle auto. Purtroppo, affermano i residenti, non sono servite, ma anzi hanno aumentato l’inquinamento acustico, con gravi disagi per chi ci abita. Del fatto parlano Marco e Raffaello Vasini, amministratori del condominio Ville Antolina.
Le bande sonore si sono rivelate un flop?
"Prima di tutto la zona sta diventando invivibile per la velocità: pochissimi rispettano il limite dei 50 kmh. Poi ci sono l’inquinamento acustico, la mancanza di una adeguata segnaletica orizzontale, di marciapiedi, del tutto o in parte: dove ci sono, essendo la strada molto stretta o in prossimità di curve, le auto per non toccarsi rischiano di andare sul marciapiede".
Il Comune ha installato le bande sonore per questo motivo.
"Non sono servite a nulla. Le auto sfrecciano ancora più di prima, le bande hanno solo innalzato l’inquinamento acustico, ben i 50 decibel previsti n questa zona nelle ore notturne".
Cosa avete chiesto, dunque?
"Stiamo iniziando una raccolta di firme per chiedere l’installazione di strisce pedonali rialzate oppure la costruzione di una rotonda. Poi togliere le bande sonore installate; sistemare i marciapiedi delimitandoli con paletti dalla sede stradale; fare attraversamenti pedonali luminosi; ripristino dell’asfalto nel primo tratto di via Antolina, con segnaletica orizzontale per stallo veicoli".
La risposta del Comune finora?
"In trent’anni solo le bande sonore e due Velo Ok. Ma le auto sfrecciano ugualmente ben oltre i 50 kmh. Per questo siamo convinti che la soluzione più idonea sia quella che era stata individuata sei anni fa insieme al sindaco Filippo Giovannini per installare un attraversamento pedonale rialzato in prossimità dell’incrocio con via Antolina e via don Polazzi. Cosa non fatta".
C’è anche stata una interpellanza in consiglio comunale da parte di Sauro Teodorani consigliere della Lega sulla messa in sicurezza di via Rio Salto.
"Gli è stato risposto che lo avrebbero fatto in luglio, ma anche qui nulla. Ma noi non ci arrendiamo e useremo ogni mezzo consentito dalla legge per fare valere i nostri diritti e tutelare la nostra salute e sicurezza".