
Piazza del Popolo
Cesena, 16 dicembre 2019 - Lonely Planet descrive Cesena come "vivace, culturalmente attiva e pervasa dalla schietta solarità tipicamente romagnola". La prima stellina blu (‘da non perdere’) la guida la assegna già alla prima voce: piazza del Popolo . Qui c’è molto da vedere: il rinnovato mercato coperto, l’edificio storico del palazzo comunale, la loggetta veneziana e il torrione Nuti. Il museo dell’Ecologia secondo la più celebre guida di viaggi del mondo merita una tappa, per poi salire alla Rocca Malatestiana.
Subito dopo, la seconda stellina blu, piazzata alla voce ‘Biblioteca malatestiana’, "luogo di silenzio, culto e meditazione", ma anche luogo di mistero: si parla anche delle spoglie di Novello Malatesta che si credevano custodite sotto il rosone dell’ Aula del Nuti . Solo quest’anno si è giunti alla conclusione che quei resti non sono i suoi. Si parla della pinacoteca comunale e della galleria dei dipinti antichi, con tavole di Palmezzano, del Guercino e di Cagnacci.
Un focus riguarda anche i giardini pubblici, descritti come "un’oasi di pace in pieno centro storico" e dell’abbazia di Santa Maria del Monte per ammirare "uno dei panorami più belli di tutta la città di Cesena". La terza stellina blu va a ‘Musicalia’, "gioiello nascosto di cultura e meraviglia, non un semplice museo, ma una ricchissima collezione di strumenti musicali meccanici acquistati in seguito a rocambolesche avventure".
Tra i principali eventi cittadini è elencata la rassegna Piazze di Cinema e il festival musicale ‘ Acieloaperto ’. I viaggiatori che arrivano a Cesena in auto hanno un itinerario suggerito: si parte da Montiano con la sua rocca malatestiana, poi si prosegue per Longiano con una tappa alla fondazione Tito Balestra e il museo della ghisa per poi arrivare a Roncofreddo. La fermata successiva è a Borghi: se si arriva in maggio si può avere l’occasione di capitare alla sagra del bostringo e assaggiare una fetta del dolce tipico. A Sogliano ci si può fermare al museo del disco d’epoca e a quello dell’arte povera, ma Sogliano è soprattutto il paese del formaggio di fossa e la guida non poteva non suggerire di visitare quei luoghi dove nasce la prelibatezza locale.
A Savignano, ovviamente, la tappa suggerita è alla casa di Secondo Casadei , il padre del liscio. Se ci si sposta nella valle del Savio si propone una visita a Sarsina: "vale la pena entrare nella basilica di San Vicinio dove è custodito il collare penitenziale del primo vescovo del paese" o, fuori dal paese, il suggestivo ‘Parco delle marmitte giganti’, le grotte scavate nel letto del fiume dalla potenza delle acque.
Per quanto riguarda le bellezze naturalistiche della vallata, si citano il divertente sentiero degli Gnomi di Bagno e la foresta della Lama. Una sezione a parte la merita Cesenatico con il porto canale amato da Leonardo e il museo della Marineria. Lunga la lista di feste, eventi e locali suggeriti per gli amanti della movida, ma anche gli appassionati di poesia hanno un lungo paragrafo per loro dedicato ai luoghi di Giovanni Pascoli, in particolare il museo Pascoli di San Mauro e V illa Torlonia con le sue installazioni multimediali. Poi, perché no, si può concludere la giornata con un tuffo al mare.