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Lovisa, ds della Juve Stabia:: "Sarà un grande spettacolo"

Matteo Lovisa, direttore sportivo della Juve Stabia, si prepara per l'ultima partita della Supercoppa di serie C contro il Cesena. Con un progetto di ringiovanimento della squadra, la Juve Stabia ha dominato il girone sud. Lovisa elogia il Cesena e prevede una sfida aperta e emozionante, anticipando il salto di qualità in serie B.

"Sarà l’ultima partita di una stagione che per noi e anche per il Cesena è stata molto bella e che quindi vogliamo onorare nel migliore dei modi in un bello stadio e di fronte ad un bel pubblico".

Parole e concetti di Matteo Lovisa, classe 1996, direttore sportivo della Juve Stabia la squadra vincitrice del girone sud della serie C e che domenica scenderà in campo al Manuzzi per l’ultima gara della Supercoppa di categoria. Dopo diversi anni al Pordenone, la società in cui il presidente era suo padre, la scorsa estate Lovisa, nato a San Daniele del Friuli che aveva già vinto un campionato di C con il Pordenone allenato da Attilio Tesser e che nel 2020 aveva perso contro il Frosinone i playoff di B per salire in A, è sceso in Campania: "Quello con il presidente Andrea Langella è stato un colloquio da cui è emersa immediata sintonia. Ci siamo trovati subito d’accordo sull’idea di ripartire con un progetto diverso rispetto a quello dei consueti standard delle società di Lega Pro, vale a dire rifare completamente o quasi la squadra e soprattutto di ringiovanirla".

Ci siete riusciti.

"Siamo davvero ripartiti da zero confermando, a parte qualche giovanissimo, solo due elementi dell’anno passato, Alberto Gerbo e Daniele Mignanelli. Per il resto abbiamo rifatto tutto acquistando giocatori che chiaramente d’accordo con il mister Guido Pagliuca, possibilmente si conoscessero o avessero già giocato insieme per ricreare un’unità di gruppo" .

Siete andati avanti quasi con gli stessi fino alla fine.

"L’unica aggiunta fatta a gennaio è stata quella di un attaccante come Andrea Adorante. Siamo stati bravi a gestire il quotidiano e a reagire immeditamente subito dopo i rari momenti no che abbiamo avuto (la squadra ha chiuso con 22 vittorie, 13 pareggi e solo tre sconfitte). Siamo anche stati bravi a vincere un campionato nonostante avversarie di spessore come Avellino e Benevento". ...

Arrivate rispettivamente seconda e terza e staccate di 10 e 13 punti rispetto ai vostri 79.

"Abbiamo fatto un gran bel campionato nel quale siamo andati in testa fin dalle prime giornate e che abbiamo portato fino in fondo. Dopo l’inizio ammetto che non ho mai avuto la sensazione di poterlo perdere".

In città sarà stata una festa?

"A Castellamare abbiamo fatto vivere un sogno che si è trasformato in realtà. Qui si lavora bene, c’è un bell’ambiente, un bel clima e la squadra è un vanto per la città".

Avete vinto quasi a mani basse, un po’ quello che è capitato al Cesena.

"Il Cesena ha disputato un’annata straordinaria e secondo me molto del merito, oltre che alla squadra e al tecnico, va al direttore sportivo Fabio Artico che è stato bravissimo a inserire i giocatori nuovi e adattissimi alla squadra in un nucleo che già l’anno precedente aveva fatto molto bene".

C’è stato un giocatore in particolare che l’ha colpita?

"Direi che Kargbo è stato quello che ha alzato clamorosamente l’asticella del livello del Cesena. I bianconeri erano troppo superiori rispetto alle altre ed hanno vinto meritatamente e questo è un bene perché è giusto che una piazza come Cesena torni a essere protagonista serie B".

Domenica che partita sarà?

"Una bella gara fra due squadre che giocano a viso aperto, in un bel clima ed in una bella coreografia di pubblico e tifosi. Sarà un anticipo delle sfide dell’anno prossimo in serie B".

Cosa cambierà rispetto alla C?

"L’impatto fisico e la velocità e la qualità delle giocate".

Stefano Benzoni