ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Matteo Bussola e ‘Mezzamela’: "Amore è: non tradire la fiducia"

Un incontro speciale con gli studenti della scuola media Giulio Cesare al teatro Moderno di Savignano sul Rubicone. I ragazzi si sono confrontati con l’autore che ha scritto anche il bestseller ‘Notti in bianco, baci a colazione’.

L’incontro con l’autore Matteo Bussola al teatro Moderno di Savignano. Hanno partecipato le classi della scuola Giulio Cesare

L’incontro con l’autore Matteo Bussola al teatro Moderno di Savignano. Hanno partecipato le classi della scuola Giulio Cesare

Un’esperienza indimenticabile ha coinvolto gli studenti della scuola Giulio Cesare, che hanno avuto l’opportunità di approfondire il romanzo ‘Mezzamela’ di Matteo Bussola. Le classi hanno partecipato con entusiasmo all’incontro con l’autore, a febbraio al Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone. È stata un’occasione unica per capire cosa c’è dietro all’ideazione e alla scrittura di un libro. Il romanzo Mezzamela racconta la storia di Viola e Marco, amici sin dall’infanzia che, durante la seconda media, scoprono di provare qualcosa di più l’uno per l’altra. Il libro affronta con delicatezza il passaggio dall’amicizia all’amore adolescenziale, facendo immergere il lettore nelle emozioni e nei pensieri dei protagonisti. Bussola ha spiegato che Viola e Marco erano già presenti in un suo precedente libro, ‘Viola e il blu’, dove erano ancora bambini. In Mezzamela li ritroviamo in piena adolescenza, alle prese con sentimenti complessi e nuovi.

Uno degli aspetti più interessanti del romanzo è la volontà di rompere gli stereotipi delle storie d’amore. Nei romanzi tradizionali il protagonista maschile è spesso un ragazzo dal passato difficile, introverso e problematico, che viene ‘salvato’ da una ragazza dolce e paziente. In Mezzamela i ruoli si invertono: Marco è più timido e insicuro, mentre Viola si distingue per la sua sicurezza e determinazione. Appena salito sul palco, Matteo Bussola ha chiesto agli studenti se volessero ascoltare una sua lezione o se preferissero fare domande. Tutti hanno scelto la seconda opzione. E così ha avuto inizio l’intervista. Uno dei primi quesiti è stato: "Ti sei ispirato a qualcosa scrivendo questo libro?". Bussola ha risposto che, pur non avendo copiato nessuna opera esistente, è normale che alcune situazioni ricordino film, libri o fumetti che lo hanno colpito. Alla domanda su come avesse scelto i nomi dei protagonisti, l’autore ha raccontato che la scelta di Viola era dovuta alla continuità con Viola e il blu, mentre per Marco si era lasciato ispirare da un aneddoto personale: molte persone, incontrandolo per strada, lo scambiano per ‘Marco Bussola’. Un’altra curiosità ha riguardato le illustrazioni. Un ragazzo ha chiesto: "Ti piacciono gli anime?". Bussola ha confermato di essere un grande appassionato e ha citato serie molto amate dagli studenti, come Attack on Titan. La sua prima professione è stata quella di fumettista. Da adolescente, desiderava frequentare il liceo artistico, ma suo padre, anche se pittore di professione, lo spinse a scegliere il liceo scientifico. Si laureò in architettura e trovò un lavoro fisso, ma dopo qualche anno lasciò tutto per inseguire il sogno di diventare fumettista.

L’approdo alla scrittura è avvenuto quasi per caso: ogni mattina, per nove anni, pubblicava su Facebook episodi della sua vita quotidiana, ricevendo commenti da lettori che si riconoscevano nelle sue esperienze. Un giorno, una dipendente della casa editrice Einaudi gli propose di raccogliere quei post in un libro. Nacque così ‘Notti in bianco, baci a colazione’, un successo inaspettato che divenne un bestseller, tradotto in diversi paesi e ispirò anche un film. Uno degli ultimi quesiti è stato: "Ci sarà un terzo libro su Marco e Viola?". Bussola non ha intenzione di scriverne un seguito, perché la storia si è conclusa in modo naturale. Ha scherzato dicendo: "Dovrei scrivere del loro divorzio?". Come ultima domanda, gli studenti hanno chiesto: "Cos’è per te l’amore?". Bussola ha sorriso e ha detto che servirebbe un altro incontro per spiegarlo, ma in breve, per lui l’amore è "accettare una persona per quello che è, senza cercare di cambiarla, avere rispetto e non tradire la sua fiducia". Questa esperienza ha lasciato un segno profondo negli studenti, offrendo spunti di riflessione non solo sulla letteratura, ma anche sulla vita e sul coraggio di seguire le proprie passioni.

Elisa Aringoli e Nefeli Hamettli Classe 3ª D scuola di Savignano