LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Memoria e prevenzione. Il test delle nuove sirene commemora l’esondazione

Il sindaco Lattuca: "Verrà usato come estrema misura di avvertimento". Il volume verrà tarato per rendere lo strumento sempre più efficiente.

Il sindaco Lattuca: "Verrà usato come estrema misura di avvertimento". Il volume verrà tarato per rendere lo strumento sempre più efficiente.

Il sindaco Lattuca: "Verrà usato come estrema misura di avvertimento". Il volume verrà tarato per rendere lo strumento sempre più efficiente.

Solo l’immagine basta a inquadrare la situazione. Una sirena che suona lungo gli argini del fiume Savio. Una sirena che suona è sempre un cattivo presagio: da quelle delle ambulanze a quelle che, decenni fa, annunciavano le bombe. Doverne aggiungerne di nuove significa che ci sono nuove possibili emergenze da affrontare. La furia dell’acqua, per esempio. Ieri, alle 15.45 di un giorno che per Cesena sarà impossibile da dimenticare, per un minuto, lungo le sponde del tratto urbano del fiume Savio hanno risuonato le sirene. Niente è stato per caso: alle 15.45 del 16 maggio 2023, proprio due anni fa, le acque scure e gelide superarono gli argini e piombarono su ogni cosa, distruggendo uno spicchio di quartiere e di città.

Da oggi in avanti il 16 e il 17 maggio a Cesena saranno le ‘Giornate della protezione civile’, occasione pensata dall’amministrazione comunale per non dimenticare ciò che è stato e allo stesso tempo per alzare quanto più possibile i livelli di guardia – e di sicurezza- della popolazione. Le sirene recentemente collocate in punti strategici a ridosso del fiume vanno proprio in questa direzione: non sostituiranno altre misure, si aggiungeranno ad esse, suonando come ultimo livello di allarme mentre i mezzi della protezione civile e delle forze dell’ordine pattuglieranno le strade vicino al fiume utilizzando megafoni per intimare agli abitanti di mettersi in salvo. "Non sarà un riferimento alle allerte arancioni o rosse – ha chiarito il sindaco Enzo Lattuca – sarà piuttosto l’ultimo strumento al quale mettere mano. Quello al quale si spera di non dover mai ricorrere".

Il sistema verrà testato una volta all’anno, proprio il 16 maggio. E nel frattempo il volume verrà tarato, per rendere la strumentazione il più efficiente possibile. Nel test di ieri per esempio in alcune zone più lontane, come l’area dell’ex Macello o della scuola don Milani, il suono non era stato udito in maniera distinta. Nell’arco della giornata di ieri intanto sono stati numerosi gli eventi organizzati in città nell’ottica del ricordo e della formazione. Mostre, approfondimenti. Come quello che alle 18.30 al cinema Eliseo ha visto protagonista il climatologo Luca Mercalli, che ha dialogato col giornalista di Qn – il Resto del Carlino, Simone Arminio. In serata invece la parola è passata alla fede: rinnovando una tradizione nata proprio pochi giorni dopo la tragedia del 2023, alle 20.30 dalla chiesa di San Rocco si è avviata una processione guidata dal vescovo Caiazzo che ha raggiunto il fiume al lume delle fiaccole. Sulle acque del Savio, il presule ha impartito una benedizione. Non c’entra la scienza, non è questione empirica. E’ questione che per molti, anche di quelli che vivono a due passi dal fiume, ci sono protezioni che valgono molto di più di un argine nuovo.