ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Minaccia l’amico con un coltello. A scuola arrivano i carabinieri

Mercoledì, fuori dal Versari Macrelli, la studentessa ha atteso il compagno di classe con cui aveva litigato

Mercoledì mattina i carabinieri sono intervenuti fuori dall’istituto Versari-Macrelli perché una giovane avrebbe minacciato un coetaneo con un coltello

Mercoledì mattina i carabinieri sono intervenuti fuori dall’istituto Versari-Macrelli perché una giovane avrebbe minacciato un coetaneo con un coltello

Quel coltello, stretto in pugno, con la lama affilata e sottile. Usato un po’ per spaventare e un po’ per difendersi. Quell’arma, a doppio taglio, che ti può complicare la vita. E sicuramente, la vita l’ha complicata a una ragazza minorenne (ma con più di 14 anni e perciò imputabile) che si è presentata mercoledì mattina, a scuola, con quella lama nascosta nei vestiti, pronta per essere tirata fuori. Un gesto, un fatto, un’azione, ancora al vaglio di indagine, che ha portato a un’immediata denuncia della ragazza alla procura della repubblica dei minori di Bologna per porto d’armi impropria.

La giovane minorenne, mercoledì verso le 8, poco prima che suonasse la campanella di inizio lezioni all’istituto superiore Versari-Macrelli, si sarebbe rivolta a un coetaneo, un compagno di classe, e lo avrebbe minacciato. Un diverbio, non risolto, nato il giorno precedente. Uno scontro verbale che la giovane , forte di quella lama che custodiva con sè e che le dava sicurezza, ha riaperto mercoledì mattina, davanti a coetanei e allievi attoniti e ammutoliti della scuola Versari-Macrelli.

La giovane ragazza ha aspettato l’amico fuori dal portone dell’istituto scolastico, e poi lo avrebbe minacciato con il coltello. Solo minacce verbali (secondo le prime testimonianze) che comunque sono state sufficienti a spaventare la vittima.

Il ragazzo ha chiamato subito i carabinieri della compagnia di Cesena, che sono intervenuti prontamente e, di lì a poco, è stato disposto e si è concluso il sequestro dell’arma. Altri provvedimenti nei confronti della giovane (almeno per ora) non sono stati presi. Il caso passa adesso nelle mani della procura minorile, che valuterà la sussistenza o meno di altri capi accusatori. Il limite tra minaccia e aggressione è infatti molto sottile e verrà valutato attraverso le prove che verranno raccolte.

Episodi di questo tipo sono, purtroppo, sempre più frequenti tra i giovani minorenni, che girano per strada muniti di coltelli e lame di ogni tipo, perfino macheti. La ragazza fermata all’istituto Versari-Macrelli è una giovane pendolare, che prende il treno per recarsi a scuola. "La ragazza è solita tenere il coltello per potersi difendere in ambienti diversi da quelli scolastici – ha detto il preside dell’istituto Giuseppe Messina – mercoledì mattina non ha fatto gesti particolari nei confronti dello studente. La sua è stata una minaccia verbale, senza aggressioni. Il problema di fondo, per questi giovani, è la sicurezza della zona stazione. La giovane teneva il coltello con sè perché era molto preoccupata di quello che le poteva accadere in stazione".