GILBERTO MOSCONI
Cronaca

’Monte Comero’, le perplessità di Baccini

Sull’installazione di sei aerogeneratori il sindaco mostra dubbi sull’aspetto logistico e di impatto .

’Monte Comero’, le perplessità di Baccini

Di parchi eolici sul crinale montuoso e ventoso, fra Verghereto e Bagno di Romagna, si parla e si fanno progetti ormai da una ventina di anni. Ma finora, le colossali pale, per produrre energia elettrica con la forza del vento, sono rimaste al palo.

Ora, su un nuovo progetto per la realizzazione di un parco eolico denominato ’Monte Còmero’ in zona Biancarda di Verghereto che prevede l’installazione di sei aerogeneratori alti 200 metri nel territorio di Verghereto, interviene il sindaco di Bagno Marco Baccini, che ha già manifestato formalmente le proprie preoccupazioni e perplessità a tutti gli enti competenti, coinvolgendo i parlamentari locali e per conoscenza anche i ministri di Ambiente, Agricoltura, Infrastrutture, Cultura e Turismo. "Sul progetto del parco eolico ’Monte Còmero’ due premesse sono doverose. La prima è che non intendo entrare nel merito dell’installazione delle pale a Verghereto. La seconda è che in linea di principio sono favorevole al progresso tecnologico ed anche alle infrastrutture che le generano, come gli impianti eolici, diversamente dai parchi fotovoltaici che creano impatti dannosi per il paesaggio. Ho espresso tutta la mia contrarietà sugli aspetti logistici e le opere connesse previsti che avranno un impatto dannoso per il territorio di Bagno come immagine turistica, di impatto paesaggistico ed ambientale e sulle prospettive socio economiche del tessuto locale".

Continua Baccini: "Viene individuata un’area di stoccaggio materiali in un lotto ove è prevista la prossima realizzazione di infrastrutture a servizio pubblico con destinazione turistico-ricettiva, la realizzazione di una strada di passaggio per il trasporto delle pale da Bagno al sito di installazione a Verghereto, che attraversa l’intera area ambientale e naturalistica del monte Còmero, con l’esproprio di tutte le aree private coinvolte. Ciò causerebbe ricadute con dimensioni ed impatti addirittura superiori ai danni dell’alluvione del maggio scorso. Ritengo che nell’equilibrio di sostenibilità del progetto questa soluzione sia troppo sbilanciata a danno del nostro territorio e sono convinto che si possano trovare altre soluzioni meno impattanti e più utili a tutti. Penso ad opere di allargamento della SP137 da Bagno a Verghereto e poi della provinciale della Verghereto-Biancarda, che sarebbero utili a far transitare le pale e rappresenterebbero, allo stesso tempo, opere infrastrutturali stabili a vantaggio del territorio e delle Comunità locali. La soluzione prospettata dal progetto ci vede opporci in nome della tutela dell’identità ambientale e paesaggistica, oltre che degli sviluppi economici nostri e delle nostre future generazioni".