ELIDE GIORDANI
Cronaca

Gli odiatori del web, il meteorologo Nanni: “Una pioggia di insulti sotto ogni mio post”

La rabbia del divulgatore scientifico: “Le previsioni del tempo scatenano commenti offensivi. Accetto le critiche, non le calunnie e l’ignoranza”

Roberto Nanni, tecnico meteorologo Ampro Meteo Professionisti

Roberto Nanni, tecnico meteorologo Ampro Meteo Professionisti

Cesena, 21 gennaio 2025 –  Dagli al meteorologo. Del resto come può pretendere di fornire, lui, notizie sulle previsioni del tempo se a tutti noi basta dare un’occhiata in su per fare altrettanto? È questo lo spirito che anima i leoni da tastiera contro Roberto Nanni o l’ignoranza complottista condita dal solito tsunami di facezie asfittiche è più forte del rispetto? “Mi fa molto piacere - dice il bersaglio (peraltro tecnico meteorologo certificato e fornitore di contributi scientifici su giornali e riviste) - che i miei contenuti, le mie interviste e i miei interventi vadano a finire sui social. Sono il primo a sostenerne l’utilizzo e ad apprezzarne ogni forma di condivisione. Purtroppo, però, sempre più spesso, leggo commenti sotto i post che superano ampiamente la soglia della tollerabilità e che hanno come unico obiettivo quello di screditare la mia professione e ledere la mia dignità, facendo poi da richiamo ad altri haters, che oggi vanno tanto di moda”.

Insomma Nanni, ci sarebbe da bannare dai suoi profili social un gran numero di persone.

“Ma io non voglio. Il prodotto quotidiano dei miei studi è democraticamente a disposizione di tutti, mi sembrerebbe una contraddizione se vietassi alle persone di intervenire. Come divulgatore e personaggio pubblico accetto il dibattito, le divergenze, le opinioni alternative, i confronti accesi, le critiche e persino polemiche complottistiche, ma condanno le offese e le calunnie rivolte alla mia persona. Rappresentano altro rispetto alla libertà di pensiero”.

A dire il vero, sugli oltre 400 commenti che spesso fanno seguito ad alcuni dei suoi post (a dimostrazione anche della popolarità delle sue comunicazioni), si ravvisa anche una zuffa tra chi è d’accordo e chi no.

“Quando non c’è l’insulto c’è, comunque, la tendenza compulsiva al commento. Sempre dello stesso tenore, peraltro, e di una banalità sconcertante: non è vero che piove, non è vero che fa freddo, vorrei che fosse caldo, dove sono mai tutte queste piogge, valà che non è vero che nevica, piuttosto pulite i fossi … Se non piacciono pioggia, neve, grandine, nebbia, freddo, siccità, ondate di caldo, umidità, ossia le manifestazioni legate all’espressione della nostra atmosfera, chi commenta non è nel posto giusto. Non può arrogarsi il diritto di intervenire inzuppando di espressioni inutili la pagina di un professionista”.

Cosa si aspetterebbe, visto che parlare di meteo è come tirare un sasso nella piccionaia di chi posta senza aver nulla da dire?

“Un po’ di riconoscenza. Ci metto tempo, attenzione, studi. Il meteo fa ciò che vuole e noi siamo solo ambasciatori di un qualcosa che non abbiamo il potere di cambiare. ma che di certo possiamo prevedere. Mi rattrista tutta questa ignoranza”.

Cosa ci guadagna da tutto questo?

“Non certo economicamente. Vivo dello stabilimento balneare che gestisco con mia moglie. La meteorologia è una passione a cui mi dedico da anni, dopo aver studiato tanto. Cosa che faccio tutt’ora. Sono un divulgatore scientifico. Oltre ai post che pubblico sui social, nei quali traccio le previsioni meteo sulla base di riscontri tecnici e scientifici, redigo su richiesta, per privati ed enti pubblici, relazioni e analisi tecnico-legali su eventi meteorologici terrestri e marini trascorsi”.