MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Ortofrutta, stop alle confezioni usa e getta

Progetto dell’Università con Apofruit e Orogel: vaschette di plastica riciclabile da riconsegnare al negozio dopo l’utilizzo

di Maddalena De Franchis

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma: fa ripensare all’arcinoto postulato di Lavoisier, alla base della fisica classica, l’idea che ha ispirato ‘Ricircola’, un progetto tutto cesenate, finalizzato a ridurre l’impatto ambientale della plastica senza eliminarla. Il team di ricercatori dell’università di Bologna - capitanato da Augusto Bianchini, docente di ingegneria industriale al campus di Forlì e specializzato in economia circolare e gestione dei rifiuti – mirava infatti alla gestione consapevole di un rifiuto onnipresente nelle nostre case: le vaschette alimentari in plastica, largamente adottate dalla grande distribuzione per confezionare, tra l’altro, frutta, verdura e carne.

Le vaschette erano state realizzate da Ilip, colosso bolognese del packaging, per una selezione di prodotti Amadori e Apofruit, venduti in tre supermercati Conad della Romagna (La filanda di Faenza, Case finali di Cesena e Pinarella di Cervia). Una volta utilizzate, sono state riconsegnate ai negozi dagli stessi consumatori. Poi, grazie alla collaborazione con Hera, sono state inviate all’impianto di riciclo del produttore stesso delle vaschette. In tal modo, la plastica è stata riciclata e ha dato vita a nuove vaschette per alimenti. "Si tratta di un esempio di filiera regionale all’avanguardia e sostenibile, interamente sviluppata sul territorio emiliano-romagnolo", dichiara il prof. Bianchini.

La risposta dei consumatori che hanno aderito al progetto - ricevendo uno sconto di 1 euro per ogni 5 vaschette riconsegnate - è stata tutt’altro che scontata. Soltanto il 7% di coloro che hanno risposto al questionario, infatti, ha affermato di aver preso parte all’iniziativa per motivazioni legate al rimborso economico. Per i restanti, la scelta è stata guidata dal prodotto stesso (67%) e dalla volontà di aiutare l’ambiente (26%). Ben l’86% dei rispondenti ha dichiarato, inoltre, che avrebbe riconsegnato le vaschette anche per meno denaro o gratis.

I ricercatori hanno misurato anche alcuni indicatori capaci di fornire un confronto con l’attuale gestione delle vaschette alimentari in plastica, per poterne valutare l’effetto sull’ambiente. In particolare, rispetto alla prassi attuale, il modello proposto da Ricircola consente di aumentare l’efficienza di recupero della plastica di oltre il 120%. "La proiezione annuale dei risultati ottenuti in soli due mesi di sperimentazione", prosegue Bianchini, "mette in evidenza numeri estremamente positivi: il prolungamento del progetto su 12 mesi potrebbe aumentare del 126% la quantità di plastica riciclata, ridurre del 57% il rifiuto inviato in discarica e comportare la sostituzione del 36% di plastica vergine con materiale riciclato. Abbiamo dimostrato scientificamente come un approccio integrato di filiera, fondato sui principi di economia circolare e sul coinvolgimento diretto del consumatore, consenta di mantenere i vantaggi assicurati dal packaging plastico, riducendone però l’impatto ambientale".