REDAZIONE CESENA

"Paese spaccato, ma la vittoria è netta"

Il giornalista Nicola Marcatelli racconta il risveglio post-elettorale negli USA di Trump da Austin, Texas. Analisi del clima politico e delle prospettive future.

"Paese spaccato, ma la vittoria è netta"

Nicola Marcatelli

Nicola Marcatelli è un giornalista cesenate che vive e lavora da 11 anni negli Stati Uniti. Da tre anni risiede a Austin, la capitale del Texas.

Marcatelli, com’è stato ieri il risveglio nell’America di Trump?

"Finalmente è finita. Non se ne poteva più di un campagna elettorale durata mesi. Ogni giorno venivi bombardato da spot elettorali e dibattiti televisivi...".

Qual è il ‘sentiment’ degli americani che incontri ogni giorno?

"Austin è una città liberal, di sinistra, in uno stato conservatore. Così in tutti gli Usa: la spaccatura tra i cittadini dei centri urbani e quelli della campagna è molto forte".

La vittoria di Trump era attesa?

"In realtà sì. Si sapeva che Kamala Harris era una candidata troppo radicale per piacere anche ai moderati. E stavolta anche i giovani tra 20 e 30 anni dichiaravano apertamente il loro voto per Trump, cosa che in passato non accadeva".

I democratici ora temono una svolta autoritaria?

"No, il clima è tranquillo. Seguono l’orientamento di Kamala Harris: riconoscere la sconfitta, ma difendere con intransigenza i diritti civili".

Quali sono state le armi vincenti di Trump secondo gli elettori che tu conosci?

"Il linguaggio concreto, le proposte economiche chiare, la lotta all’immigrazione illegale, la reazione all’ideologia woke".

Se tu avessi potuto, per chi avresti votato?

"Donald Trump, senza dubbio".

Emanuele Chesi