ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Pino abbattuto in via Petrarca, esposto alla Forestale

L’abbattimento di un pino in un’area privata in via Petrarca ha motivato un esposto al Nucleo Carabinieri Forestali da parte...

L’abbattimento di un pino in un’area privata in via Petrarca ha motivato un esposto al Nucleo Carabinieri Forestali da parte del gruppo cittadino ‘Salviamo gli alberi a Cesena’. L’intervento viene giudicato irregolare poiché "in periodo di tutela della nidificazione dell’avifauna", e fa seguito oltre tutto ad altri due esemplari abbattuti in viale Spazzoli.

Il gruppo ambientalista in una nota fa riferimento diretto alle direttive ambientali nazionali ed europee che impongono il divieto di potature, abbattimenti e tagli su suolo pubblico e privato durante il periodo sensibile alla nidificazione: "In particolare la Direttiva 2009/147/CE (Direttiva Uccelli) impone agli Stati membri dell’Unione la protezione degli uccelli selvatici e dei loro nidi, vietando qualsiasi attività che possa disturbare o danneggiare la fauna durante il periodo riproduttivo (da marzo ad agosto) e la Legge nazionale 11 febbraio 1992 n. 157, e successivi decreti relativi, che recepiscono la Direttiva, tutela espressamente la fauna selvatica e prevede il divieto di prelievo, disturbo o danno ai nidi e alle uova degli uccelli.

Inoltre, il Codice dell’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) classifica tali comportamenti come danno ambientale, perseguibile con sanzioni amministrative e penali. Predisporre l’abbattimento in periodo di tutela in base a normative nazionali e internazionali, indica la scelta, da parte dei committenti, di bypassare in autonomia tali norme.

Sul pino in via Petrarca, abbattuto la mattina del 4 aprile, sano, come dichiarato da uno dei tecnici che presiedeva al taglio, rinvenuti molti esemplari di coccinella (coccinella septempunctata) in fase di predazione di afidi. Un esempio virtuoso di lotta biologica e di un ecosistema che ancora, malgrado le intromissioni umane, seguita a funzionare".

Con l’esposto il gruppo chiede che venga verificata la conformità degli interventi alle normative vigenti, al fine di tutelare il patrimonio naturale e la fauna nidificante. E che vengano adottati gli opportuni provvedimenti sanzionatori nei confronti dei soggetti responsabili, affinché non si verifichino ulteriori episodi che possano arrecare danni irreparabili all’ambiente e alla biodiversità.