ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Cesena, il preside colpito con un pugno: "Non perdono l’aggressore"

Picchiato dal parente di un’alunna alla media Pascoli. "Sto male, non so quando rientrerò"

Il preside preso a pugni, Nicola De Marco, e l'esterno della scuola

Cesena, 6 aprile 2023 – Nicola De Marco, il dirigente della scuola media di Via Pascoli colpito con un pugno a un orecchio da un parente di una allieva il 23 marzo, ha inviato una lettera a famiglie, studenti e personale della sua scuola, sindaco di Cesena, sindacati e altri destinatari istituzionali in cui ringrazia chi gli è stato vicino e svolge ampie considerazioni legate alla vicenda che suo malgrado gli ha dato notorietà nazionale.

Preside De Marco: come sta?

"Purtroppo non sono guarito, i problemi scaturiti dal trauma subito persistono e sono a casa per infortunio sul lavoro. Al momento non sono in grado di sapere quando potrò rientrare a scuola".

La stanno surrogando i vicari?

"La vita scolastica alla scuola Via Pascoli procede nel migliore dei modi. Con i vicari sono telefonicamente in contatto ogni giorno".

Ha avuto più contatti con la persona che l’ha aggredita e contro cui ha sporto denuncia?

"Preferisco non rispondere a questa domanda".

Nella lettera scrive che non vi sarà da parte sua alcuna tolleranza per l’aggressione.

"Non vi sarà da parte mia alcun tipo di tolleranza per l’aggressione, indirizzata fisicamente a me, ma certamente rivolta contro la scuola intera, come fondamentale istituzione dello Stato. Ciò è dovuto innanzitutto a me, come persona e cittadino. Lo devo poi alla mia funzione di dirigente scolastico, alla mia scuola, gravemente offesa, a tutti i dirigenti scolastici, ai docenti e al personale scolastico".

Il ministro Valditara, riferendosi alla sua vicenda e a quella concomitante di una docente campana malmenata da un genitore, ha dichiarato che stava valutando la sua costituzione come parte civile. Che cosa ne pensa?

"Auspico che il Ministero, eventualmente con altre istituzioni che ipotizzino di aver subìto un danno, si interessi e partecipi agli sviluppi giudiziari della vicenda. Questo episodio, grave, vergognoso ed inaccettabile, si inserisce in una statistica preoccupante, che da diversi anni vede colpite varie figure che operano per lo Stato, pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, dentro la scuola, e anche fuori: forze dell’ordine, assistenti sociali, medici dei pronto soccorso, infermieri, operatori del 118".

La scuola è sempre più bersagliata?

"Nella scuola si registrano numerosi casi riguardanti docenti aggrediti, da studenti, genitori o altri adulti, alcuni casi di dirigenti scolastici minacciati o malmenati, e personale ausiliario o amministrativo oggetto anch’esso di minacce o violenza. Il fenomeno riguarda tutto il territorio italiano e preoccupa, oltre che ovviamente i lavoratori della scuola, i cittadini rispettosi delle leggi e delle istituzioni. Il Ministro in febbraio ha emanato la circolare ’Episodi di violenza nei confronti degli insegnanti e del personale scolastico’, a riprova che crescono la frequenza di episodi e l’intensità degli stessi".

Lei invita l’opinione pubblica a non minimizzarli.

"Tutti devono prendere seriamente atto della gravità del fenomeno ed esercitare la dovuta pressione sulla politica e sulle istituzioni a tutela dei cittadini. Non fosse altro perché la scuola riguarda tutti".

Rivolgendosi agli studenti della scuola via Pascoli, li invita a riflettere sull’accaduto.

"I nostri alunni sono i veri protagonisti dell’azione positiva della scuola. Li invito a riflettere, come sicuramente già fanno con famiglie e insegnanti, sulla inutilità ed assurdità della violenza, fisica ed in altre forme, in qualsiasi contesto della vita, sui danni che essa provoca, per chi la mette in atto e per chi la subisce. Le soluzioni ai problemi provengono invece dal dialogo, dal confronto civile e dal rispetto reciproco".