Stadio Zini di Cremona (prima dell’ultima ristrutturazione nel 2022), qui abita una delle più grandi delusioni della storia bianconera. Ma non c’entra la squadra di casa, la Cremonese che i romagnoli incontrano oggi alle 17.15, quell’impianto infatti fu la sede dello spareggio per la A perso contro il Padova (2-1) il 15 giugno 1994 tra i bianconeri di Bruno Bolchi e i veneti allenati dal sammaurese Gino Stacchini insieme a mauro Sandreani. Una gara balorda, che il Cesena pareva avere in pugno contro un avversario potenzialmente inferiore ma i romagnoli sprecarono troppo e vennero puniti.
Quel Cesena non era partito per la A ma diventò presto una seria candidata, formidabile nel settore offensivo grazie alle reti di Scarafoni (15), Hubner (12) e Dolcetti (8), non troppo affidabile in difesa, girone di andata da 25 punti, ritorno sottotono con 18, otto vittorie fuori casa ma il rendimento al Manuzzi ebbe troppi inciampi, l’ultimo alla penultima gara contro il Cosenza, ko per 1-0, due volte venne battuta la Fiorentina che vinse il campionato. Così Cesena e Padova si classificarono a pari merito a 43 punti (la vittoria ne valeva ancora due) e per decidere la quarta promozione in A fu necessario lo spareggio appunto sul campo neutro di Cremona.
Inizialmente tutto pareva a favore dei romagnoli al 7’ già in vantaggio con Hubner che poi sprecò il raddoppio, lo stesso fece Dolcetti. I veneti invece pareggiarono al 18’ in acrobazia con il difensore Cuicchi (sugli sviluppi di un calcio d’angolo inesistente) e conquistarono la massima serie con un tiro da fuori di Coppola al 69’. Fu una beffa, un durissimo colpo per quel Cesena che Bolchi mandò così in campo: Biato, Scugugia (81’ Antonelli), Sussi (78’Zagati), Piangerelli, Calcaterra, Medri, Teodorani, Piraccini, Scarafoni, Dolcetti, Hubner. Allo Zini di Cremona vive ancora quel brutto ricordo, oggi potrebbe essere l’occasione per raccogliere una soddisfazione importante.