
Il presidente di Savio Lab Ivano Scarpellini, quarto da sinistra, con alcuni soci
L’officina digitale Savio Lab di Mercato Saraceno sta facendo la differenza nella vita delle persone con disabilità. Nata nel 2017, Savio Lab ha stretto una collaborazione con l’associazione Togheter We Ride Aps per sviluppare protesi e dispositivi innovativi. Tutto è iniziato quando un socio del Fab Lab, a seguito dell’amputazione di un braccio, ha riscontrato difficoltà nell’utilizzo di semplici utensili da lavoro. Il team di Savio Lab ha immediatamente accolto la sfida, progettando un attrezzo personalizzato agganciato alla protesi sfruttando gli impulsi nervosi.
La collaborazione con l’associazione romana Togheter We Ride Aps è nata quando questa ha donato una protesi per la mountain bike al socio del Fab Lab. Da lì, il rapporto si è consolidato, aprendo le porte a nuove possibilità. Recentemente, Savio Lab è stato contattato dalla famiglia di una ragazza ravennate, nata con una malformazione alla mano. Nonostante la disabilità, la giovane è una sportiva appassionata di Judo e Kick-boxing. Per lei, il Savio Lab, in collaborazione con Togheter We Ride Aps, sta realizzando una protesi su misura che le permetterà di praticare sport in sicurezza e al massimo delle sue potenzialità.
Grazie a uno scanner 3D, il team di Savio Lab ha rilevato la forma dell’arto della ragazza e ha inviato i dati all’associazione romana, che si occuperà della progettazione e della stampa 3D della protesi. "Siamo orgogliosi di poter mettere la nostra tecnologia al servizio di chi ne ha bisogno – dice Ivano Scarpellini, presidente di Savio Lab – Grazie al sostegno di Confartigianato e della BCC di Sarsina, possiamo continuare a sviluppare progetti innovativi e promuovere l’inclusione sociale".