
Metti una sera ottocentesca a cena: a Roma, con il senatore cesenate Gaspare Finali ed il poeta Giovanni Pascoli, di San Mauro. Con un colpo di scena, quasi una storia del terrore: intendiamoci, né virus né fantasmi, soltanto ‘drammatici’ problemi intestinali del poeta causa una cattiva digestione. Desumiamo questa storiella a lieto fine dal fitto carteggio che Giovanni Pascoli, fuori dalla Romagna per l’insegnamento, intratteneva con l’adorata sorella Mariù: lettere che poi, dopo la scomparsa del poeta, Maria Pascoli pubblicherà. Va premesso che si tratta d’una lettera familiare, in tempi in cui la riservatezza era d’obbligo: anzi, fino ad anni...