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Cronaca

Rick Dufer fa lezione con i fantasmi

Domani a Villa Torlonia la performance del divulgatore con la musicista Carol Mag.

Rick Dufer e Carol Mag danno vita allo spettacolo ‘Terra solaris’

Rick Dufer e Carol Mag danno vita allo spettacolo ‘Terra solaris’

I libri sono più saggi dei vivi. Domenica dalle 16.30 al teatro di Villa Torlonia di San Mauro Pascoli andrà in scena ‘Terra Solaris’, performance di Rick Dufer che indaga la natura dell’animo umano. L’artista è noto nel mondo dei social per i suoi discorsi legati al mondo della filosofia, con il podcast ‘Daily Cogito’ che raggiunge due milioni di ascoltatori mensili. Ad accompagnare Dufer le musiche dal vivo della cantante e musicista Carol Mag. I biglietti per lo spettacolo sono in vendita sul sito di Liveticket e presso la biglietteria del teatro.

Dufer, cosa racconta lo spettacolo?

"L’obiettivo è trasmettere al pubblico un concetto: quello che ci dicono i ‘fantasmi’, cioè i personaggi attraverso i libri, ci insegna a vivere. Pensiamo a Beatrice, che guida Dante o al fantasma del padre di Amleto che lo aiuta a scoprire la verità. L’idea è tornare a trattare i libri come oggetti con cui avere un dialogo, non solo come oggetti da venerare".

Nonostante la scarsa popolarità dei libri, oggigiorno c’è voglia di contenuti di qualità.

"Oggi c’è una fame incredibile di significato e di idee vive. I giovani hanno un grande bisogno dei contenuti dei libri, ma negli ultimi anni abbiamo tutti scoraggiato la lettura. I libri non sono evasioni, sono invasioni nella realtà, sono vivi e ci aiutano a riconoscere noi stessi, per esempio nei difetti di Achille o di Gulliver".

Il pubblico come reagisce?

"Io e Carol di solito riceviamo tantissimi messaggi. In tanti si commuovono, dato che lo spettacolo tocca delle corde molto profonde e intime. In scena la musica di Carol mi aiuta a dar forza al mio monologo, in cui dimostro che i libri, spesso, sono molto più saggi dei vivi".

C’è un personaggio in cui si rispecchia di più?

"È impossibile sceglierne uno, dato che ognuno di questi personaggi a suo modo racconta una parte di me. Probabilmente, però, Solaris di Stanislaw Lem è il libro che più di tutti mi ha suscitato una profonda riflessione".

Come si è approcciato al teatro?

"Ho cominciato al liceo e per me è stata una salvezza. Ben prima della filosofia, il teatro mi ha permesso di incanalare svariate energie e di scoprire me stesso. Il palcoscenico ancora oggi è il luogo in cui io mi sento davvero me stesso".

Ha già in cantiere altri progetti?

"Nei prossimi mesi pubblicherò due libri. Il primo è scritto insieme a Wad di radio Deejay, mentre ad aprile per Feltrinelli pubblicherò una monografia in cui parlo di Dio. A teatro ci sarà spazio, inoltre, per alcune date con i miei vecchi monologhi".

Cosa consiglia ai ragazzi che amano le materie umanistiche?

"Di non farsi scoraggiare dal mondo, dato che, per esempio, la filosofia ci aiuta a dare un senso ad ogni parte di ciò che siamo. Ci aiuta ad accettare anche le parti peggiori di noi, come la perdita e la mortalità".