
"Cerco casa a Cesena" non è solo uno dei tanti annunci che occupano le bacheche della città, ma anche il titolo dell’evento di Matteo Caccia, attore, conduttore radiofonico e autore di podcast di successo, in programma oggi alle 18 nella Biblioteca Malatestiana per il festival Cap2030. Un racconto immobiliare per descrivere la città attraverso l’intimità delle case.
Come nasce questa idea?
"Dalla mia ossessione di cercare case. Anche se non ne ho bisogno, quando vado in una città in vacanza o per lavoro la prima cosa che faccio è cercare nelle app immobiliari le case in affitto o in vendita, vedere quanto costano e come sono".
Cosa rivelano le case?
"Ci dicono storie più intime di quelle che si possono trovare nelle vie o nelle piazze. E’ un modo interessante per raccontare le città: l’ho già fatto a Livorno e ora a Cesena, che mi piace moltissimo".
E come è andata?
"Ho trovato un grande attaccamento: i cesenati sono contenti di vivere a Cesena e non si muoverebbero per nulla al mondo. Ma è emerso anche un dato statistico, ovvero che è impossibile trovare casa in affitto".
Ha capito i motivi?
"Cesena è una situazione residenziale ideale e un ottimo sbocco turistico per la Riviera, quindi gli affitti brevi sono preponderanti. E poi c’è un aspetto che mi ha stupito perché va contro l’idea del romagnolo accogliente".
Ovvero?
"I dati dimostrano una scarsa fiducia nelle persone, al punto che ho trovato un’agenzia di affitti pronta a garantire ai proprietari, pur di accaparrarsi case da affittare, il mancato pagamento del canone da parte dell’affittuario. Chiunque richieda una casa in affitto, però, viene radiografato".
Quanti immobili ha visto?
"Dieci case molto diverse tra loro in due giorni e mezzo: ville di 300 metri quadrati, bilocali, case in campagna dismesse. Una al confine tra Cesena e Cesenatico era incredibile, con affreschi di inizio secolo e muri bucati dai proiettili della seconda guerra mondiale, stanze piene di figurine di calciatori e addirittura una bibbia in cirillico. E poi c’è un posto di cui mi sono innamorato".
Quale?
"Un capanno da pesca su un canale a Cesenatico, venduto con la rete: un luogo incredibile, pieno di poesia".
Come le sembrano i prezzi? "Più alti di quanto immaginassi. Vivendo a Milano ho sempre il paragone di una grande città con un mercato immobiliare fuori scala, eppure Cesena non è per niente economica".
Lei si occupa di storie in radio. In questo esperimento cesenate ne ha trovate?
"Ho visto un immobile bellissimo e ho domandato al proprietario se fosse dispiaciuto nel vendere la casa di famiglia, ma mi ha risposto ’nemmeno un po’’". Un altro signore anziano, invece, mi ha insegnato che si fanno tanti progetti e poi la vita va da altre parti: aveva comprato la casa per viverci con la moglie e per lasciarla alla figlia una volta sposata, ma in pochi mesi la moglie è mancata e la figlia non si è mai sposata".
Cristina Gennari