
di Ermanno Pasolini
"Siamo il comune più piccolo di tutta la Valle del Rubicone, 1.700 abitanti, abbiamo un bilancio di circa un milione e 200mila euro con i quali dobbiamo pensare a tutto, dagli stipendi ai nostri dipendenti, alle bollette, alla normale manutenzione. Non abbiamo soldi per fare fronte al disastro alluvionale che ci ha colpiti. Chiediamo aiuto a tutti". L’appello arriva dal sindaco di Montiano Fabio Molari che sta portando a termine la sua terza legislatura di fila. E’ stato lui ad accompagnarci in giro per il territorio del Comune di Montiano, 9 kmq, e mostrarci decine di frane e smottamenti di terra. Via Fontanazza II è l’unica strada chiusa, sbarrata da una enorme frana.
Nella parte est risiedono gli ultra 70enni Maria d Emidio Sorrentino e altre quattro famiglie. Racconta Mirta Bevoni che abita a 200 metri dai due anziani: "Alle 6 della mattina di mercoledì abbiamo visto che la situazione stava degenerando e che una parte della frana si era appoggiata alla loro casa. Siamo andati a casa loro e li abbiamo convinti a trasferirsi dalla loro figlia che abita a Sant’Angelo di Gatteo. Non è stato facile perchè sono anziani e capiamo che sono legati ai loro affetti, alla loro casa, ai loro animali domestici. A mezzogiorno li abbiamo portati a casa mia. Poi li abbiamo convinti, ci hanno liberato la strada dalla frana e li abbiamo portati via anche perchè eravamo senz’acqua potabile e senza telefono. Ci hanno detto di sì con la promessa che ogni giorno li avremmo riportati qualche ora a casa, come abbiamo già fatto, per dare da mangiare alle galline, ai conigli e ai gatti. E’ stata una sorta di compromesso, ma non si potevano lasciare due anziani soli in quella casa, con la frana appoggiata e in movimento".
E proprio mentre stavamo parlando con i residenti, si è sentito un boato e accanto a noi un pezzo di monte si è staccato ed è scivolato più a valle. Poi il sindaco Fabio Molari dopo un lungo giro, perchè la strada è interrotta, ci ha portati sempre in via Fontanazza II a ovest, dove abbiamo incontrato Gianluca Nicolini, titolare di un’azienda agricola: "Non posso raggiungere il mio terreno agricolo in quanto la strada è sparita. Campi di peschi e albicocchi isolati. Poi altra terra e alberi che a mezzogiorno di oggi, venerdì, sono venuti giù nei miei campi. La terra continua a muoversi verso valle in tanti punti della strada e mi sta portando via tutta la coltivazione di piselli che non posso più raccogliere. In pericolo anche i campi di susini. Siamo disperati. Una vita di lavoro in fumo, perchè ci vogliono 4-5 anni per rimettere in piedi gli alberi da frutto".
"La situazione è molto grave – conclude il sindaco Fabio Molari – Ci sono frane e smottamenti. Certamente serviranno molti fondi per ripristinare tutto, da uno a due milioni di euro e riportare il nostro territorio alla bellezza di qualche anno fa. Venerdì mattina ero abbastanza sereno perchè anche grazie a tanti volontari abbiamo riaperto tutte le strade. Ma poco dopo mezzogiorno è scivolato un pezzo di monte trascinando via la nostra antica fontana, risalente al 1700, che anticamente abbeverava tutto il paese, con il lavatoio pubblico dove le donne andavano a lavare i panni. Qualche anno fa per amore delle tradizioni e di questa parte del territorio avevamo restaurato tutto facendone anche un’attrazione turistica. Ora è stato demolito. Adesso tempesterò la Regione con telefonate e lettere di richiesta per avere i fondi necessari per recuperare questo luogo storico riportandolo all’antico splendore e sistemare le varie frane. Divelta anche una quercia secolare che era sopra la fontana. Fortunatamente siamo riusciti a non avere persone isolate e case crollate".