ERMANNO PASOLINI
Cronaca

’Valle Ferrovia’, la variante in consiglio comunale

La vicesindaca Morara: "Finalmente completiamo un percorso da troppo tempo sospeso e restituiamo ai cittadini un quartiere più sicuro e vivibile".

Nicola Dellapasqua e Stefania Morara

Nicola Dellapasqua e Stefania Morara

Un passaggio cruciale per il futuro del territorio di Savignano sarà rappresentato dalla delibera, in attesa di approvazione nel prossimo consiglio comunale, inerente la variante urbanistica relativa all’accordo di programma ’Valle Ferrovia’, che prevede opere pubbliche per un valore complessivo superiore ai quattro milioni di euro. Abbiamo chiesto chiarimenti in merito alla vicesindaca Stefania Morara. Di che cosa si tratta?

"Di dare attuazione a previsioni urbanistiche rimaste incompiute per oltre vent’anni che hanno generato notevoli criticità nel quartiere Valle Ferrovia in seguito al fallimento delle imprese lottizzanti originarie fino alla successiva acquisizione dell’area da parte della società Gruppo Ritmo s.r.l. con la quale è ripresa la negoziazione dell’accordo. Le aree interessate rientrano nel perimetro denominato Pru 2, delimitato a nord dal confine con il Comune di San Mauro Pascoli e a sud dalla linea ferroviaria".

Una vicenda lunga e complessa. Cosa accadrà ora?

"La conclusione dell’accordo consentirà la realizzazione di nuove opere pubbliche, più utili e sostenibili rispetto a quelle precedentemente previste, ormai superate dal mutato contesto socioeconomico e territoriale e dalle recenti evoluzioni normative e ambientali. Tra gli interventi principali: la rifunzionalizzazione della caserma dei carabinieri, con un investimento di 500mila euro, per garantire la presenza di un presidio di sicurezza sul territorio; ulteriori lavori al parco rispetto a quelli già realizzati per un totale di 790mila euro, che includeranno anche opere per la risoluzione di criticità idrauliche, come l’eccessivo livello del lago che crea problemi agli adiacenti cimiteri".

Quali cambiamenti comporterà questa delibera?

"Con questo atto mettiamo la parola fine a un processo che ha rappresentato un elemento di fragilità per la nostra città. Oltre alle opere pubbliche realizzate direttamente dall’Amministrazione grazie all’escussione dell’ultima fideiussione, per 1.290.000 euro, i soggetti attuatori completeranno le previsioni residenziali e terziarie, realizzando 151 appartamenti, di cui 12 destinati all’edilizia residenziale sociale andando a colmare la carenza abitativa che affligge attualmente Savignano, comune in espansione. Il progetto prevede inoltre: la costruzione di una nuova piazza del valore di 827.116,72 euro, una sala di quartiere di 200 mq per un importo di 258mila euro, un nuovo campo da calcio con spogliatoi (1.222.906 euro) in sostituzione dell’attuale struttura, l’installazione di barriere acustiche (213mila euro) e la cessione di una casa colonica con relativa area di pertinenza (190.570 euro). In totale opere pubbliche per oltre quattro milioni di euro".

Una svolta per il quartiere?

"È una risposta concreta alle esigenze attuali del quartiere, ma anche una solida base su cui costruire lo sviluppo di domani. Possiamo finalmente completare un percorso da troppo tempo sospeso, restituendo ai cittadini un quartiere più vivibile, verde, sicuro e dotato di servizi".

Ermanno Pasolini