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Cronaca

Via del Tunnel, esplode la rabbia: "Trasformata in un circuito"

Insorgono i residenti: "Servono più controlli e dissuasori di velocità: da qui passano anche tanti bambini"

Via del Tunnel, esplode la rabbia: "Trasformata in un circuito"
Via del Tunnel, esplode la rabbia: "Trasformata in un circuito"

di Luca Ravaglia

"Lungo la via del Tunnel serve più sicurezza". La richiesta d’aiuto rivolta all’amministrazione comunale arriva da alcuni residenti della zona, costretti a fare i conti con problematiche legate alla velocità dei mezzi in transito abbinati anche al problema della sosta selvaggia durante le giornate mercatali. "Da quando mi sono trasferita in questa zona della città – è il commento di una delle persone direttamente interessate dal problema – sto facendo i conti con una situazione inaccettabile alla quale nessuno sta ponendo rimedio. Abbiamo già segnalato la questione al Consiglio di Quartiere, che a parole ci ha rassicurato sull’interessamento alla questione, ma di fatti non ne sono mai arrivati". Le criticità segnalate sono molteplici e riguardano prima di tutto gli utenti deboli della strada: "Da qui passano anche molti bambini che vanno a scuola e che spesso vengono sfiorati dalle auto. Il marciapiedi? C’è, è vero, ma è una striscia sottilissima, senza protezioni, anche una semplice sbandata potrebbe avere effetti catastrofici: ogni volta che si esce di casa, c’è da farsi il segno della Croce".

I residenti citano una serie di incidenti che si sono verificati in quel tratto, uno degli ultimi dei quali, accaduto a fine luglio con conseguenze serie per una automobilista coinvolta, è avvenuto dopo la segnalazione effettuata al Quartiere. "Non è questione di voler aver ragione – riprendono le recriminazioni – ma di insistere nel sottolineare un problema che non deve essere sottovalutato. Noi stessi quando rincasiamo, ci vediamo spesso costretti a trattenere il fiato davanti a mezzi che procedono a forte velocità in un tatto nel quale la segnaletica stradale indica invece l’obbligo di moderare la velocità, fino a 30 chilometri all’ora. E’ mai possibile che non vengano effettuati controlli per verificare il rispetto di tale disposizione?". Una proposta avanzata riguarda la possibilità di collocare dei dissuasori di velocità che però, è doveroso ricordare, non possono essere posizionati ovunque e in maniera indiscriminata, per esempio per non impattare sul transito in emergenza dei mezzi di soccorso.

"A fronte di chi non si cura della sicurezza propria e degli altri – riprendono le recriminazioni -, serve rispondere in maniera efficace. Il problema è costante, di giorno, come di notte: quando c’è meno traffico, all’interno delle nostra abitazioni veniamo raggiunti da rombi di motore che fanno pensare a un circuito automobilistico, più che a una strada urbana. Poi c’è il tema delle strisce pedonali: ci sono, per carità, ma sono collocate in un punto con una visibilità limitata, il che riporta allo stesso problema e cioè al fatto che chi rispetta i limiti riesce a prendere le dovute contromisure davanti all’attraversamento di un pedone, mentre chi non lo fa rischia seriamente di non essere in grado di frenare in tempo". Si chiude con la questione della sosta: "Durante i giorni di mercato questa zona diventa una giungla. Tanti si sentono autorizzati a parcheggiare semplicemente dove trovano uno spazio vuoto, aggiungendo problemi ai problemi. Facciamo il nostro dovere di cittadini, segnalando le criticità. Chi amministra il territorio ha il compito di adoperarsi per risolverli".