MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Vodka al profumo di piadina: “Un distillato delle nostre radici”

Federico Lugaresi presenta la sua nuova creazione: “Liscia, con ghiaccio o con squacquerone e rucola”

Federico Lugaresi, ideatore della Premiata officina Lugaresi, mostra la sua ultima trovata: la vodka premium italiana dei fratelli Spaka ottenuta con un distillato di piadina

Federico Lugaresi, ideatore della Premiata officina Lugaresi, mostra la sua ultima trovata: la vodka premium italiana dei fratelli Spaka ottenuta con un distillato di piadina

Cesena, 19 luglio 2023 – Una vodka al profumo di piadina: non è una boutade, ma l’ultima delle trovate di Federico Lugaresi, ideatore della Premiata officina Lugaresi e del celebre Gin Primo, il gin al sale di Romagna che ormai spadroneggia sul bancone di innumerevoli locali romagnoli – e non solo. La vodka premium italiana dei fratelli Spaka – questo il nome del nuovissimo distillato – è ottenuta, come da tradizione, dalla trasformazione di cereali, cui viene poi aggiunto un distillato di piadina. Proprio così: "la prima ricetta della vodka compare nel 1430, attribuita al monaco Isidoro – scandisce il vulcanico imprenditore cesenate -. Era ricavata proprio dalla fermentazione del pane.

Utilizzare la piadina, il ‘pane dei romagnoli’ secondo Giovanni Pascoli, per noi significa, da una parte, mantenerci legati alle radici più antiche di questo distillato; dall’altra, raccontare e ‘firmare’ i nostri prodotti con un pezzo di Romagna". Si può assaggiare la vodka liscia, con ghiaccio - "magari accompagnata a una piadina squacquerone e rucola", sorride Lugaresi – oppure usarla come ingrediente di svariati cocktail. Lugaresi si è divertito a coniare i nomi di cocktail inediti, giocando con il cognome Spaka: secondo l’aneddoto raccontato, tra il serio e il faceto, sull’etichetta della vodka, i fratelli Spaka, di padre polacco e madre romagnola, avrebbero avuto per primi l’idea della bevanda al sapore di piada (a scanso di equivoci, l’intera vicenda è frutto della funambolica fantasia di Lugaresi).

Tornando ai cocktail, dalla neonata vodka possono nascere, ad esempio, lo ‘Spaka Tonic’ (rifacimento in chiave local del vodka tonic, dunque un mix di vodka e Indian tonic), lo Spakosky (versione ‘Spaka’ del famoso Negrosky, dunque vodka, bitter e vermouth rosso) e lo Spakadriver (vodka e succo d’arancia spremuta a freddo, come l’originale screwdriver). "Gustandola liscia, al palato emerge una nota aumentata di crosta di pane e lieviti, conferita direttamente dalla nostra piadina", spiega ancora Lugaresi.

La vodka dei fratelli Spaka non è l’unica novità lanciata sul mercato poco prima che l’estate 2023 entrasse nel vivo: l’altra è Gin primo Asia, terza ‘variazione alcolica’ del gin nato in Romagna e destinato a viaggiare nei cinque continenti, alla scoperta di profumi, sapori e colori da imbottigliare. Come per i precedenti, dedicati rispettivamente ad Africa e Oceania, il filo rosso della ricerca è sempre il sale, diverso a seconda del continente visitato. Se, per Gin primo Africa, protagonista era stato il sale di Namibia, e per Gin primo Oceania quello del Murray River, questa volta la scelta è caduta sul sale coreano, cotto sulle braci di bambù e usato dai monaci buddisti come rimedio di medicina popolare. "La partenza è tagliente come una katana – commenta Lugaresi -, grazie a pepe Timut, agrume yuzu (simile alle nostre clementine) e fiori di cannella. Profumi decisi, smorzati poi dalla nota più dolce del riso rosso e dall’eleganza del thè verde matcha". Anche nel caso del nuovo gin plasmato dall’officina, sul sito web della casa produttrice sono suggeriti alcuni cocktail per esaltarne i sapori, ispirati all’immaginario tipicamente orientale, tra spezie magiche e storie di samurai. Ce n’è abbastanza per aggiungere un po’ di ‘tono’, è il caso di dirlo, ai tramonti estivi vista mare; ma Lugaresi non ha intenzione di crogiolarsi sulla brandina con un bicchiere in mano, anzi: "Siamo già al lavoro sulle creazioni autunnali – svela – posso anticipare solo che sarà una linea pensata ad hoc per il momento dell’aperitivo e punterà, come sempre, alla valorizzazione del territorio". E ci lascia con un indizio: "Ho visto che Il Carlino ha dedicato ampio spazio alla Bella di Cesena: è stato una delle mie ispirazioni".