Furto notturno all’osteria Malatesta: 7 colpi in 7 anni

Cesena, i ladri si sono introdotti attraverso una finestra a vasistas, hanno messo tutto a soqquadro e se ne sono andati con un computer, una sound bar oltre a dolci, salsicce e piadine. I precedenti del Caffè Mokadè e dell’osteria del Lampione

Il desolante spettacolo che si sono trovati di fronte i proprietari dell'osteria Malatesta dopo il furto notturno (Foto Ravaglia)

Il desolante spettacolo che si sono trovati di fronte i proprietari dell'osteria Malatesta dopo il furto notturno (Foto Ravaglia)

Cesena, 18 aprile 2024 – Settimo furto in sette anni. Questa mattina i gestori dell’Osteria Malatesta di via Papa Giovanni XXIII, a due passi dalla centralissima piazza della Libertà, andando al lavoro hanno dovuto fare i conti con l’ennesima effrazione subita: “E’ davvero mortificante – commentano – prima di tutto perché ci sentiamo abbandonati a noi stessi, costretti a fare i conti con una microcriminalità nei confronti della quale non sembrano esserci argini”. Il colpo è avvenuto sulla falsariga di altri furti recentemente messi a segno al Caffè Mokadé e all’Osteria del Lampione, in relazione ai quali il presunto responsabile nei giorni scorsi è stato individuato e denunciato dalla polizia.

Anche all’Osteria Malatesta in effetti la strada scelta per intrufolarsi all’interno del locale è stata quella di puntare a una finestra a vasistas, in questo caso raggiunta utilizzando degli arredi esterni come appoggi. Una volta all’interno, chi ha compiuto il furto si è diretto verso il banco, mettendo tutto a soqquadro evidentemente cercando il fondocassa, ma arraffando pure un computer portatile e una sound bar legata all’impianto acustico del ristorante.

Sul retro invece l’attenzione si è concentrata sulla dispensa, dalla quale sono stati sottratti vassoi di dolci, salsicce e piadine. La via di fuga è stata diversa rispetto al varco di ingresso: sul retro è stata individuata una porta – chiusa - che conduce all’atrio del condominio e da lì è stato più semplice dileguarsi. “Non è un caso isolato – lamentano i titolari dell’attività – tanto più che il nostro locale non è l’unico a essere stato colpito in questa zona. Subiamo danni e a questi si aggiungono le beffe, perché ormai le compagnie di assicurazioni ci considerano clienti ‘a rischio’ e dunque gli importi delle polizze, quando queste vengono concesse, lievitano. D’altra parte però questa condizione di rischio non viene riconosciuta da nessun altro, a partire dall’amministrazione comunale, che in tutto questo tempo in zona non ha mai affrontato di petto il problema sicurezza. Siamo sul retro di piazza della Libertà, nel cuore di Cesena, eppure questa strada non è presidiata nemmeno da una telecamera. Alla sera poi è impossibile non notare le dubbie frequentazioni che stazionano in zona, bevendo, dedicandosi a operazioni nebulose, sporcando e facendo confusione. Ci sentiamo continuamente sotto scacco: vivere e lavorare in queste condizioni è davvero difficilissimo. Chiediamo aiuto e soprattutto chiediamo risposte concrete. Al momento le uniche con le quali ci confrontiamo sono i verbali lasciati sulle auto posteggiate in divieto di sosta. Legittimo, ovviamente, ma qui i problemi principali sono altri. Niente da dire sul fatto che l’amministrazione comunale trovi risorse per rendere possibili eventi e fiere che animano il centro storico, ma le risorse servirete trovarle anche sul fronte della sicurezza”.