Arriva Ravenna, tifosi cesenati in fermento

Spiega l’appassionato Maurizio Pieri: "Speriamo in mini abbonamenti. Una cosa di certo qui non manca: la passione per il basket"

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di Luca Ravaglia

"Il basket a Cesena può avere un futuro importante, a patto che si uniscano le forze di tutti e che i progetti vengano realmente radicati in città. Perché una cosa di certo qui non manca: la passione dei tifosi".

Le parole sono di Maurizio Pieri, che parla in rappresentanza del gruppo organizzato che si era formato sui gradoni del Carisport ai tempi d’oro dei Tigers che vincevano partite e regalavano spettacolo. Tempi purtroppo durati poco ed ora molto lontani. I Tigers ora si sono trasferiti a Cervia, non lontanissimo, ma i tifosi, quei tifosi, sono rimasti in città. In attesa di godersi altro buon basket, a partire per esempio da quello che Ravenna porterà in città – insieme alla sua A2 - per cinque partite tra novembre e dicembre.

"E’ un’ottima occasione per noi tifosi per tornare a goderci un grande spettacolo – riprende Pieri -. Intendiamoci, non andremo certo per tifare Ravenna come facevamo ai tempi dei Tigers, perché ora ospitiamo la squadra di un’altra città, che per forza di cose ha molti meno legami con Cesena. Andremo però per goderci un ottimo spettacolo e per applaudire i campioni che scenderanno in campo. Il nostro gruppo è decisamente ‘sui generis’, caratterizzato da famiglie, da genitori di giovani cestisti che amano la pallacanestro e vogliono godersela, tifando a favore di qualcuno e non contro qualcuno". Proprio l’aspetto migliore dello sport vissuto sugli spalti, che alle nostre latitudini è ancora da mosche bianche. E che dunque a maggior ragione merita di avere la possibilità di fare scuola.

"Non saremo migliaia, ma ci saremo. Per questo sarebbe bello se Ravenna pensasse alla possibilità di creare un mini abbonamento per noi cesenati in occasione delle gare che verranno disputate qui in città. Le adesioni di certo ci sarebbero".

Ammainate le bandiere tigrate (i supporter hanno fin da subito chiarito che non si trasferiranno a Cervia a seguire le future sorti del club, che ormai ha purtroppo inevitabilmente perso i legami con Cesena), restano comunque i vessilli della palla a spicchi cittadina, qualunque siano le declinazioni disponibili. "Andremo a tifare per la Nuova Virtus in serie B femminile e per il Cesena 2005 in serie D. E ci godremo la A2 di Ravenna. Ci siamo e ci saremo. Con l’auspicio che questo sia finalmente l’inizio di un altro percorso importante. In città tra le varie società si contano svariate centinaia di giovani atleti, il minibasket sta vedendo aumentare significativamente il numero di iscritti e la pallacanestro continua ad alimentare entusiasmo e passioni che non si possono ignorare. Ma che da sole però non bastano, non possono bastare. Serve il collante istituzionale e imprenditoriale. Certo, il momento è difficilissimo e ragionare in questi termini ora è particolarmente complesso. Ma il nostro gruppo è la punta di un iceberg: se qualcuno trova la miccia e fa ripartire un progetto serio e radicato, il Carisport tornerà a riempirsi di tantissimi appassionati".

Come ai tempi d’oro dei Tigers. O magari anche di più. "Lo spettacolo dell’Ahena femminile se lo ricordano ancora in tanti. Riviverlo, a prescindere dalla categoria, sarebbe una meraviglia". Un obiettivo, ancora e non solo un’utopia.